3. I servizi tipici del consulente finanziario indipendente
I principali servizi offerti da un consulente finanziario indipendente sono la consulenza in materia di investimenti e la pianificazione patrimoniale che ingloba quella previdenziale, assicurativa, immobiliare e successoria. Il consulente può offrire anche servizi di consulenza generica (es. analisi di portafoglio) sempre che siano indicati all’interno del programma di attività. Il consulente finanziario indipendente, inoltre, analizza il rapporto esistente tra i propri clienti e i suoi intermediari, valutando la solidità delle banche del cliente, rinegoziando tutte le condizioni applicate dalla banca/rete e valutando le situazioni debitorie.
4. Come lavora un consulente finanziario indipendete: operatività
Il consulente finanziario indipendente è esterno alla banca del cliente. Questo non è un limite ma un’opportunità per assistere al meglio il cliente nei rapporti con tutti i suoi istituti di credito.
Il consulente finanziario indipendente non tocca mai i soldi dei clienti, che rimangono infatti presso l’intermediario scelto da quest’ultimo: è infatti il cliente a decidere se mantenere o meno la propria banca. Il consulente indipendente, dopo aver effettuato una pianificazione completa seguendo quelle che sono le esigenze e gli obiettivi di vita del cliente, invia a quest’ultimo le “raccomandazioni”, ovvero consigli di acquisto o vendita dei prodotti finanziari. Le “raccomandazioni” possono essere anche inviate per email al referente della banca con il copia il cliente che deve sempre approvarle.
5. Come guadagna un consulente finanziario indipendente
Il guadagno di un consulente finanziario indipendente, come per un avvocato o un commercialista, deriva dalla parcella “fee-only” che il cliente paga per il servizio ricevuto. La parcella, infatti, non è legata al mero rendimento derivante dalla gestione degli investimenti, ma dal servizio di consulenza conseguente alla visione globale dell’intero patrimonio del cliente. La parcella può essere calcolata in diverse modalità dal consulente:
- parcella fissa (flat fee): usualmente contratto annuale rinnovabile
- parcella calcolata come percentuale del patrimonio
- parcella fissa + performance fee
- parcella oraria
Altre forme di remunerazione provenienti da emittenti o intermediari finanziari gli sono vietate per legge.
Come società che ha fondato la consulenza finanziaria indipendente in Italia e attiva da oltre 20 anni, consigliamo il compenso fisso calcolato in base al tempo, complessità del patrimonio e obiettivi del cliente.
La percentuale sul patrimonio potrebbe far scaturire un conflitto nel far incrementare il patrimonio del cliente (facendogli assumere maggiore rischio). La performance fee potrebbe far nascere un conflitto ancora maggiore: maggiore è il rischio assunto, maggiori sono le performance e maggiore è l’introito per il consulente, mettendo così a rischio gli obiettivi primari del cliente. La parcella oraria viene invece solitamente utilizzata sui patrimoni più contenuti e su servizi di consulenza generica (come le analisi).
6. Dove trovare i consulenti finanziari indipendenti
L’indipendenza è il “brand” più forte che un consulente finanziario può avere. Per questo motivo molti consulenti finanziari si descrivono “indipendenti” anche se lavorano per banche e reti.
Dal sito dell’Organismo di vigilanza dell’Albo Unico dei consulenti finanziari (OCF) è possibile scaricare la lista completa di coloro che sono autorizzati, per legge, ad operare come indipendenti. Vi basterà scaricare gli zip nella sezione CF-AUTONOMI (clicca qui). Dalla stessa pagina è possibile scaricare anche l'elenco delle società di consulenza finanziaria indipendente divise per regione.
Un altro modo per verificare che un consulente sia veramente indipendente è quella di consultare il sito dell’associazione di categoria NAFOP per i professionisti singoli e quello di ASSOSCF per le società di consulenza finanziaria indipendente.