Con le banche centrali vicine al completamento del ciclo dei rialzi dei tassi d’interesse, il principale rischio dello strumento è rappresentato dal rischio legato all’allargamento degli spread per il peggioramento delle condizioni di mercato e del rischio Italia. Per tutelarsi da questo rischio è opportuno guardare alla diversificazione di portafoglio per la componente obbligazionaria e alla concentrazione del rischio Italia.
Il BTP Valore non è l’unico strumento emesso dallo Stato italiano infatti sono già presenti sul mercato e acquistabili anche altre emissioni precedenti.
Cosa cambia tra il BTP Valore e un BTP a tasso fisso?
Il rendimento a scadenza del titolo governativo italiano di pari scadenza (BTP 3,5% 03/2030 – IT0005024234) è attualmente pari al 3,5%.
Il rendimento a scadenza del BTP valore risulta pari a 3,65%, leggermete superiore se si considera anche il premio fedeltà. Si può dire che il rendimento sia comunque in linea con quello del titolo di pari scadenza a tasso fisso.
Ciò che cambia è la struttura delle cedole che, nel caso della 3° emissione del BTP Valore in collocamento il 26 febbraio, sarà caratterizzata da una crescita del tasso cedolare in due step.
Cosa è il rischio di rialzo dei tassi e perché tenerlo in considerazione?
Anche se l’investimento in un titolo obbligazionario permette un rendimento a scadenza noto, non è noto l’evoluzione del prezzo del bond durante la vita del titolo. Se dovessero crescere i tassi il prezzo del bond scenderebbe di un importo tanto maggiore quanto più lunga è la durata del titolo. Un’attenta pianificazione finanziaria considera le necessità di liquidità con le scadenze medie degli investimenti. Se dovessi aver bisogno di quella somma prima della scadenza, potresti rischiare di vendere il BTP Valore in perdita.