Il Rendiconto MiFID o Rendiconto dei costi ex post è il documento più importante al quale gli investitori devono fare attenzione. Introdotto solo pochi anni fa dalla normativa MiFID (Direttiva sui Mercati degli Strumenti Finanziari), ha come finalità quella di informare gli investitori in modo dettagliato e trasparente sui costi e oneri degli investimenti che si sono sostenuti nell’anno precedente.
Fino a quel momento, anche per gli investitori più evoluti era quasi impossibile andare a recuperare in autonomia queste informazioni, andando ad investire inconsapevolmente il proprio patrimonio a costi elevati. In finanza un costo elevato non è sinonimo di qualità, inoltre il costo è certo e i rendimenti no. Costi elevati impattano negativamente sui tuoi investimenti, come affermato di recente anche dalla Commissaria UE per i servizi finanziari Maired McGuinness.
Rendiconto MiFID: obbligo di invio entro il 30 aprile
Banche e consulenti finanziari sono obbligati, entro il 30 aprile di ogni anno, ad inviare questo documento ai propri clienti, ma purtroppo sono ancora pochissimi gli investitori che sono a conoscenza del Rendiconto MiFID. Vediamo il perché.
Perché il Rendiconto dei costi e oneri MiFID è ancora “sconosciuto” (e dove trovarlo)
A differenza dei report trimestrali, documenti che l’investitore riceve direttamente nella casella di posta da parte del proprio consulente, la versione sintetica di questo documento viene caricata all’interno dell’home banking senza nessun avviso o notifica. Solo se richiesto espressamente, è possibile ottenere il report dettagliato e completo che riporta non solo l’aggregato sintetico dei costi ma anche il dettaglio dei singoli investimenti e i costi associati.
La mancanza di comunicazione e difficoltà di recupero del documento, lo rendono ancora oggi sconosciuto alla maggior parte degli investitori italiani.