Mancano solo alcuni passaggi di competenza della Consob e il nuovo Albo potrebbe vedere finalmente la luce. Sui numeri non sono attese grandi sorprese.
Finalmente si parte, verrebbe da dire. Dopo quasi una decina di anni la tanto attesa Casa della consulenza è diventata realtà ma il Parlamento ha introdotto a sorpresa alcune novità che non erano state previste in precedenza. Tra le novità importanti del testo, già in vigore dal 1°gennaio, ci sono le nuove denominazioni dei diversi professionisti appartenenti all’Albo: consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede (gli ex pro-motori finanziari] e consulenti finanziari autonomi (gli ex consulenti indipendenti fee only). "L’eliminazione dell’aggettivo indipendente nella versione definitiva delle nuove disposizioni sulla consulenza finanziaria porterà alla confusione dei soggetti che operano nel settore - sottolinea Luca Mainò del direttivo Nafop - e in questo modo il risparmiatore non riuscirà ad identificare in modo corretto l’operatore che gli si presenterà di fronte. Per noi la vera indipendenza è quella soggettiva, dove il consulente è pagato solo e direttamente dal cliente e non quella oggettiva cioè quella relativa alla tipologia di servizio prestato dai diversi intermediari sul mercato. Inoltre la confusione è stata accentuate chiamando tutti i soggetti consulenti finanziari quando invece i promotori nella direttiva Mifid sono identificati come tied agent e quindi agenti di vendita di prodotti e servizi finanziari che collocano per banche e reti mandanti”. Tra altre le altre novità di rilievo per il nuovo Albo unico spicca la possibilità di iscrizione anche per gli assicuratori inquadrati nella sezione "A" del RUI.
Come accedere al nuovo Albo?
La nuova normativa prevede che i promotori finanziari già presenti nell'Apf verranno iscritti di diritto al nuovo Albo unico dei consulenti finanziari. Secondo Mainò, l’iscrizione di diritto dovrebbe essere prevista anche per gli autonomi già in attività, come gli associati Nafop, per i quali è già stata effettuata una selezione da parte dell’associazione. Analogo discorso anche per le società di consulenza finanziaria (Scf). Infine gli assicuratori potranno accedere su richiesta nella sezione prevista per i promotori, purché in possesso dei medesimi requisiti di onorabilità e professionalità e dopo il superamento di un esame integrative a quello previsto per accedere al RUI.
Tutti i numeri del nuovo Albo
Ai 55.000 promotori già iscritti all’Apf (dei quali però solo 33.000 sono in attività con il mandato di un intermediario) si potranno aggiungere i circa 1000 professionisti che, secondo diverse fonti, operano già come consulenti autonomi. Secondo Mainò, i fee only presentano un elevato bacino di crescita che potrebbe comprendere potenzialmente fino al 10% dei promotori attivi e l’1% dei dipendenti bancari. Quanto alle Scf sono già in attività circa 30 operatori. Infine gli assicuratori che potenzialmente possono iscriversi al nuovo Albo sono circa 25.000 (ovvero quelli iscritti nella sezione "A" del RUI. Non si tratta di grandi numeri visto che negli ultimi 5 anni l'Apf ha registrato in media 2.536 nuovi iscritti a1l’anno, la maggior parte dei quali dipendenti bancari.
Le tempistiche per l’avvio dell'Albo
L'agenda è nelle mani della Consob. Entro sei mesi dall’adozione del regolamento previsto al comma 36 del provvedimento di riorganizzazione dell’attività di consulenza finanziaria, la Consob e l’Apf dovranno stabilire le modalità operative e i tempi di trasferimento delle funzioni nonché le attività propedeutiche connesse all’iscrizione. Spetterà infine alla Consob definire la data di avvio dell’Albo e del nuovo Organismo di vigilanza e tenuta dell’Albo. "In tutte queste fasi — sottolinea Mainò - auspichiamo da parte delle istituzioni il coinvolgimento di chi conosce da vicino il mondo dei consulenti indipendenti e che sia in grado di tutelare le specificità della nostra figura professionale”. Secondo gli operatori il nuove Albo potrebbe essere attivo in pochi mesi ma l’opzione più accreditata è quella che lo vede a regime in contemporanea con l’entrata in vigore della direttiva Mifid 2.