TRIMESTRALI USA
Il numero uno mondiale dell’eCommerce si è inserito in molti business in grande crescita, come la pubblicità digitale e i servizi cloud. Ma da quando si è concretizzato l’aumento dei rendimenti sul decennale Usa, il titolo risulta meno tonico rispetto al passato
Le stelle del firmamento tech brillano nella stagione delle trimestrali, ma ce n’è una che scintilla come un diamante. Amazon, l’azienda più eclettica della west coast - con un business che va dall’eCommerce, alla tv, dagli aerei all’editoria, fino a cloud, intelligenza artificiale e machine learning sviluppati nella divisione e Aws-Amazon web services - ha triplicato l’utile a 8,1 miliardi di dollari e ha portato i ricavi a quota 108,5 miliardi di dollari (+44%) nei primi tre mesi. E così le aspettative di crescita sul titolo, già di per sé positive, sono state ulteriormente superate al rialzo. Numeri e stime sugli utili parlano da soli se prendiamo gli ultimi esercizi: +81% nel 2020 verso il 2019, +57% nel 2021, e stime del +28% nel 2022 e del +36% nel 2023. “Nell’insieme questa serie indica una crescita annua media del 50%. E l’azienda in Borsa segue questo trend di crescita, ovvero +40% medio negli ultimi cinque anni, poiché il mercato ha fiutato il potenziale dell'azienda”, è il commento di Andrea Cattapan, analista di Consultique SCF. Che aggiunge: “La cosa stupefacente è che sono utili che si trasformano in cash visto che, secondo Bloomberg, Amazon si trova seduta sopra un tesoretto di oltre 30 miliardi pronto per essere investito, come peraltro ha già fatto negli ultimi anni”.
Se il risultato trimestrale ha ampiamente superato le attese degli analisti, molti si chiedono fino a quando la creatura di Jeff Bezos potrà sostenere questo ritmo di crescita e soprattutto se potrà uscire indenne dalla rotazione settoriale annunciata e dalla fine delle restrizioni pandemiche. Prima di rispondere va detto che Amazon non è solo eCommerce, e che il suo successo nasce anche dal suo eclettismo, o meglio diversificazione. Come spiega Cattapan, l’aumento degli utili (+65%) e ricavi (+44%) mostrano effettivamente un vero e proprio dominio di Amazon nell’e-commerce e settori collegati con la società che continua a viaggiare a un ritmo di 100 miliardi di dollari di ricavi al trimestre. Ma il suo modello di business non è “basic”, grazie all’intuizione del management che ha utilizzato i cash flow dell’ultimo decennio per diversificare le proprie fonti di fatturato. “Se Amazon fosse rimasto un semplice retailer, certamente non sarebbe la società che è diventata con 1,7 miliardi di dollari di capitalizzazione”, dice Cattapan. Guardando Amazon, dice ancora lo strategist, è tutto profittevole e in crescita: e-commerce, ma anche pubblicità digitale e servizi cloud, settori dove annovera comunque concorrenti di rilievo come Google, Microsoft e Facebook. “L’espansione della connettività globale impone ormai il cloud come soluzione di store dei dati per le aziende di tutto il mondo: i magazzini digitali dei dati sono ormai una necessità intrinseca nell’economia moderna”, spiega Cattapan. Che aggiunge: “Allo stesso modo la pubblicità online trae beneficio dalla globalizzazione dell’e-commerce con le big cinesi per ora frenate dall’interventismo cinese sulle proprie aziende”.
E allora non c’è ostacolo alla crescita del gruppo di Seattle? Se l’allentamento delle misure restrittive da Covid appare poco consistente per frenare la crescita (con Amazon che potrà utilizzare la propria forza per espandersi ancora nei servizi verso aziende e privati), secondo Cattapan il tema della rotazione settoriale è invece un elemento che, se di forte impatto, potrebbe depotenziare il trend positivo di utili e ricavi, con un effetto di repricing dei multipli, che restano comunque quelli tipici di una growth stock con un p/e pari a 64, e una stima di p/e 2021 di 61. E infatti, da quando si è concretizzato l’aumento dei rendimenti sul decennale Usa, il titolo risulta meno tonico (in termini relativi) rispetto al passato: da inizio anno il titolo Amazon ha registrato un +4%, contro un Nasdaq a +7% e un indice diversificato come l’S&P 500 a +12 per cento. Nello stesso periodo tutti i comparti value (in particolare i financials) viaggiano su rendimenti più elevati e meno soggetti all’impatto dei tassi. È evidente che uno scenario di Treasury americani, sulla scadenza decennale, al 2%, oppure addirittura sopra porterà a una continuazione di questo trend che indebolirà tutto il comparto tech”, dice Cattapan. Che conclude: “L’impatto non inficia i fondamentali di Amazon, ma la rotazione settoriale per il 2021 resta un tema da considerare con attenzione nei portafogli”.