Si chiamano Pepp e avranno il vantaggio della portabilità nell’Ue
Su Plus24 de "Il Sole 24 Ore" di sabato 8 luglio 2017, l'intervento di Giuseppe Romano, Direttore Ufficio Studi e Ricerche
Si apre uno spiraglio alla creazione di un mercato unico previdenziale a livello europeo. La commissione Ue, infatti, ha presentato una proposta di regolamento per i Pan-european personal pension product (Pepp), i piani pensionistici volontari e individuali che offrono un’alternativa alle possibilità già esistenti nei singoli Stati. I Pepp avranno le stesse caratteristiche standard in tutti i Paesi in cui verranno venduti, con il vantaggio della portabilità, cioè potranno essere alimentati dai sottoscrittori in qualsiasi Stato si trovino a vivere o a lavorare. L’offerta potrà arrivare da una moltitudine di soggetti, quali banche, assicurazioni, fondi pensione aziendali o professionali, società di gestione del risparmio. L’obiettivo è di unificare il cosiddetto «terzo pilastro» della previdenza (che integra il sistema nazionale e il privato), ma i Pepp non sostituiranno o armonizzeranno i regimi pensionistici individuali nazionali. Al fine di agevolare l’unificazione, la Commissione Ue ha incoraggiato gli Stati a garantire ai Pepp lo stesso trattamento fiscale riservato ai prodotti nazionali simili, e a condividere le migliori pratiche adottate per la tassazione.
L’iniziativa è stata salutata con entusiasmo da Assogestioni, l’associazione italiana dei gestori del risparmio, e anche dai consulenti indipendenti, che intravedono il potenziale rafforzamento del proprio ruolo in un sistema più competitivo. Negli Stati Uniti sono molto diffusi i piani pensionistici 401K, chiamati così dal numero della legge che li ha istituiti, e che sono un contenitore giuridico che permette a chi aderisce di stabilire il mix di strumenti di investimento più adatto in vista del riscatto del capitale e/o della riscossione di una rendita al momento della pensione. «L’ipotesi è che i Pepp possano avvicinarsi al modello dei fondi 401K americani – afferma Giuseppe Romano, direttore dell’Ufficio Studi e Ricerche di Consultique –, perché con questa formula si può decidere come costituire il proprio piano pensionistico. Però le resistenze alla costruzione di un mercato europeo sono molte e si teme la concorrenza di un campo di gioco sovranazionale, che dovrebbe aiutare anche a diminuire i costi dei prodotti offerti».
L’iter è all’inizio e il regolamento dei Pepp dovrà essere discusso al Parlamento europeo e al Consiglio dell’Unione europea, prima di entrare in vigore.
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