Mondoinvestor | Come esporsi all’aumento dei prezzi delle materie prime energetiche

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Nel mercato ETFplus di Borsa Italiana sono ben sedici le Etc (delta 1) che consentono di beneficiare del rialzo dei prezzi di petrolio e derivati e gas naturale

Nelle ultime settimane i prezzi di diverse materie prime sono cresciuti a causa sia della crisi geo-politica in Ucraina sia delle diverse sanzioni economiche imposte dagli stati della NATO nei confronti della Russia. Infatti, le sanzioni sono state la prima risposta degli stati membri della NATO verso la Russia in seguito all’invasione dell’Ucraina. In particolare, tra le diverse commodities si è osservato un forte rialzo del prezzo delle materie prime energetiche, come del gas naturale, del petrolio e per ultimo del carbone.
A causa della crisi energetica attualmente in atto, la Commissione europea ha presentato l’8 marzo il piano europeo per l’energia REPowerEU. Questa è stata la risposta alle dinamiche in corso di mercato, l’obiettivo è quello di tagliare e, quindi, sostituire la maggior parte delle centinaia di miliardi di metri cubi di gas importati in Europa dalla Russia entro fine 2022. Esso prevederà specifici investimenti per la produzione di energia alternativa, proveniente da fonti rinnovabili, per il potenziamento di quelle presenti, aumentare l’utilizzo del gas naturale liquefatto, considerare gasdotti alternativi e ottimizzare i flussi degli stessi, introdurre una serie di incentivi per finanziare piani di efficientamento energetico degli edifici e di elettrificazione e aumento dell’importazione e produzione di biometano e idrogeno rinnovabile. Inoltre, nel piano presentato sono stati incentivati gli stati europei a portare le infrastrutture di stoccaggio dell’Unione al 90% della capacità entro ottobre, accumulando quindi le materie prime energetiche nelle stagioni più calde per eventuale utilizzo negli inverni più freddi in caso di necessità. La sfida europea non è semplice, in quanto ad oggi gli stati dell’UE importano il 45/46% del gas e quasi un terzo del petrolio dalla Russia, ma questa sfida se vinta potrebbe portare gli stati membri sulla strada della quasi totale indipendenza e diversificazione energetica.
Anche gli USA si sono mossi sotto questo punto di vista, vietando le importazioni di petrolio e gas russo, seppure gli USA estraendo elevati quantitativi di queste materie prime energetiche soffriranno di meno le sanzioni imposte alla Russia.
Nonostante questo vi sono state alcune discussioni. Il cancelliere tedesco Scholz si è dichiarato contrario all’embargo del gas naturale e del petrolio russo. Una delle motivazioni è che gli stati europei, come la Germania, non hanno la capacità nel breve termine di sostituire per utilizzo energetico, il gas naturale importato dalla Russia. Molto, pertanto, dipenderà dall’andamento della crisi geo-politica mondiale. Secondo alcuni analisti, il taglio delle importazioni in Europa di queste materie prime potrebbe ridurre il PIL della Russia, il quale è molto influenzato dall’esportazione di gas naturale e petrolio, ma allo stesso tempo potrebbe provocare problemi in Europa. Tanto che, il vicecancelliere tedesco ha chiesto all’OPEC di aumentare la produzione per cercare di alleggerire la situazione sul lato petrolio.
Alcune dichiarazioni sono giunte anche dal presidente Draghi, il quale ha aperto alla possibilità di tornare ad utilizzare le centrali a carbone, in caso di necessita, per fronteggiare questo periodo di crisi energetica caratterizzate da un rialzo dei prezzi energetici.
Nel grafico successivo viene mostrato l’andamento, e l’elevata volatilità, da inizio 2000 del prezzo del petrolio Brent, riferimento europeo. Dal grafico si osserva come il prezzo del greggio del mare del Nord nelle ultime settimane abbia raggiunto i livelli elevati del 2011-2012, causato dalla crisi libica, e stia toccando i massimi dalla crisi finanziaria del 2008-2009, periodo nel quale il prezzo del petrolio era aumentato a causa del susseguirsi di determinate condizioni, come l’elevata domanda di nuove economie emergenti e interruzioni temporanee di forniture.
Per poter prendere posizione sulla specifica asset class Borsa Italiana offre attualmente 16 strumenti, prodotti da due differenti emittenti, che replicano l’andamento delle principali materie prime energetiche. Gli strumenti riportati in tabella hanno una struttura long e si differenziano in base alla presenza o meno di copertura dal rischio di cambio valutario.
Gli strumenti che replicano l’andamento del prezzo del petrolio si suddividono in quelli che replicano quello di riferimento statunitense, ovvero il WTI, e quello di riferimento europeo, ovvero il Brent. Le dinamiche dei due sono differenti: il Brent subisce maggiormente le dinamiche della fornitura e domanda internazionale, mentre il WTI è influenzato soprattutto dalla produzione domestica statunitense. Per replicare l’andamento di quest’ultimo greggio si possono utilizzare gli Etc di WisdomTree che si espongono ai contratti future Wti con scadenza sia prossima, con e senza copertura del rischio di cambio, sia futura (longer dated) o distribuita su più giorni (correlata al Bloomberg Crude Oil Wti Subindex). Un sottostante che impiega una metodologia di rolling simile a quest’ultima si trova nei due Etc di Société Générale, che tracciano però un indice fornito da Solactive (Oil Wti Futures Long Index), disponibili a cambio sia aperto sia coperto. Per esporsi al Brent, sull’ETFplus troviamo tre Etc di WisdomTree che espongono ai contratti future Brent con scadenza sia prossima, con e senza copertura del rischio di cambio, sia distribuita su più giorni (correlata al Bloomberg Brent Crude Subindex). Vi è poi una Etc che dà accesso sia al mercato del Brent e del Wti sia (in minor misura) alla benzina senza piombo e all’olio combustibile, commodity tracciate nel Bloomberg Petroleum Subindex dal WisdomTree Petroleum Etc, per avere una diversificazione su petrolio e derivati dello stesso. WisdomTree e Société Générale offrono poi quattro strumenti che replicano i prezzi del gas naturale di riferimento statunitense, tracciati rispettivamente dagli indici calcolati da Bloomberg e Solactive. Infine, sono presenti due strumenti che permettono di replicare l’andamento di un basket diversificato di commodity energetiche. Il WisdomTree Energy Etc riflette l’andamento del Bloomberg Energy Subindex, composto da contratti future su gas naturale, petrolio Wti, petrolio Brent, benzina senza piombo e olio combustibile. Il WisdomTree Energy Enhanced Etc, invece, replica l’andamento di un indice sviluppato da BNP, che utilizza un meccanismo ottimizzato di rollover che mira a minimizzare le potenziali perdite derivanti dai contratti in contango, o a massimizzare il beneficio dei contratti in backwardation. Il sottostante comprende future su: petrolio Wti, petrolio Brent, gas naturale, gasolio, olio da riscaldamento e benzina senza piombo.”

 

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