Ho in portafoglio 232 azioni della Banca Popolare di Spoleto non più quotate alla borsa regolamentata. Vorrei venderle o svenderle vista la scarsa liquidabilità. Le informazioni da me richieste alla banca stessa e alla Popolare di Desio e Brianza restano ancora inevase. È possibile trovare un modo di venderle? Questo mi darebbe la possibilità di avere una minus/plus valenza a modo di non pagare tasse su altri titoli che vendo ora guadagnando.
La procedura di acquisizione della Banca Popolare di Spoleto da parte di Banco Desio attraverso un aumento di capitale per cassa di 139,75 milioni riservato allo stesso Banco Desio è iniziata nell’aprile del 2014 e si è conclusa a giugno dello stesso anno, era finalizzata a ripristinare i coefficienti di solvibilità della banca acquisita e a porre fine alla procedura di amministrazione straordinaria che la caratterizzava.
«La quotazione delle azioni era stata sospesa a tempo indeterminato nel settembre 2013 e, nell’ottobre 2017 la Borsa Italiana ha proceduto alla “revoca della quotazione” perché il flottante era inferiore al 10% del capitale della banca, requisito minimo per la riammissione alla negoziazione –, spiega Giuseppe Romano di Consultique –. L’investitore, già prima dell’acquisizione di Banco Desio aveva azioni difficilmente liquidabili perché sospese. Successivamente, se anche le azioni fossero state riammesse a quotazione, la liquidabilità dell’investimento sarebbe stata problematica per lo scarso interesse di mercato dovuto all’esiguità del flottante».
In casi di delisting per motivi analoghi a quello in discussione il socio di maggioranza ha dato, per un determinato periodo di tempo, la propria disponibilità ad acquistare ad un determinato prezzo il flottante residuo in mano agli investitori. «Bisognerebbe capire da Banco Desio se ha intenzione di procedere ad un’iniziativa analoga o che iniziative intende prendere rivolgendosi direttamente all’ufficio investor relation della banca», consiglia Romano. In passato l’investitore poteva chiedere al proprio intermediario se era disposto ad acquisire i titoli, immettendoli in un apposito dossier cumulativo. Erano pochi quelli che lo facevano, adesso non lo fa più nessuno.
Una volta delistate le azioni sono come quelle di qualsiasi azione di Spa non quotata. Sono alienabili solo ed esclusivamente ad un acquirente specifico. La cessione deve avvenire mediante un vero e proprio atto di compravendita e la girata può essere autenticata dall’intermediario. Il titolo è attualmente dematerializzato, non fallito. Bisogna verificare almeno se c’è la possibilità di richiedere il certificato materiale per non dover mantenere un dossier titoli aperto per custodire azioni illiquide e sostenere gli oneri di custodia e le imposte di bollo.