E al borsino delle Popolari nessuno vuole comprare

Consultique
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E al borsino delle Popolari nessuno vuole comprare

E al borsino delle Popolari nessuno vuole comprare
E al borsino delle Popolari nessuno vuole comprare
Il Caso: La banca di Cividale debutta sulla piattaforma Hi-Mtf: 700mila azioni in vendita ma zero offerte di acquisto. Ecco il nostro intervento su "La Repubblica".

Mentre in Veneto le due grandi popolari falliscono, a spese dei contribuenti, nel vici­no Friuli gli azionisti della Popo­lare di Cividale si preparano a una doccia fredda. Lunedì scor­so la banca è sbarcata sul borsi­no Hi-Mtf, piattaforma che con­sente lo scambio di titoli con un prezzo contenuto In bande di oscillazione controllate, per evi­tare speculazioni. Il prezzo delle azioni - di fatto incedibili da me­si, per mancanza di compratori - sarà fissato venerdì. Alla fine della prima giornata di quotazio­ne, lo scenario è il peggiore pos­sibile per chi spera di vendere. I titoli della Popolare di Cividale messi in vendita sono 700mila. Ma dalla parte della domanda si è a zero. Il prezzo iniziale di offerta è di 15 Euro, ma le vendite si sono subito concentrate sul limi­te inferiore consentito, ossia 13,80 euro Molto distante dai 24,5 euro di valore massimo raggiunto prima che la risoluzione delle quattro banche nel novem­bre 2015 (Etruria, Banca Marche, Carichieti e Cassa di Risparmio di Ferrara) paralizzasse gli scambi del titoli della banche non quotate.

La partenza con il freno a mano tirato degli scambi azionari della Popolare di Cividale non la­scia tranquilli i 70mila soci della Popolare di Bari, la più grande banca del mezzogiorno, che si preparano a mettere in vendita tramite lo stesso canale le azioni di cui non riescono a disfarsi da due anni. Popolare di Bari apri­rà allo scambio azionario su Hi-Mtf il prossimo 30 giugno.



Andrea Cattapan, analista della società di consulenza Con­sultique, spiega: «La Popolare di Cividale é una piccola banca. Ma ha un rapporto fra prezzo dell'a­zione e valore di libro molto vici­no a quello di Bari. E sui conti di entrambi gli istituiti pesano crediti insofferenza». Per questo, da Bari si guarda al caso “in mi­niatura” di Cividale con appren­sione.

I 70mila soci della Popolare di Bari si trovano in mano azioni per cui la banca e fino all'aprile 2016 indicava un valore di 9,15 euro, poi rettificato a 7,50, certi­ficato da advisor esterni. Ma ven­derle è da tempo impossibile e fra gli azionisti cresce la rabbia. Lo scorso 19 maggio, la Popolare ha dovuto istituire un fondo di un milione di euro per aiutare gli azionisti con basso reddito in dif­ficoltà. E si prepara a sospende­re il pagamento delle rate dei mutui per 36 mesi. Soluzioni tampone, che non rassicurano i soci dalla prospettiva di vedere il loro capitale progressivamen­te azzerato.


A indicare alle banche non quotate in Borsa la necessità di affidarsi a piattaforme di con­trattazione terze, come Hi Mtf, è stata lo scorso ottobre la Consob. Un modo per riattivare gli scam­bi intenti, e in prospettiva una di­ga al rischio che azionisti e obbli­gazionisti siano chiamati a sostenere il peso del salvataggio di istituti decotti. Sempre il 30 giu­gno, quoterà le azioni su Hi-Mtf anche la Popolare Pugliese, che ancora non ha indicato un prez­zo di partenza.

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