Sono un assiduo lettore dell’inserto «Plus24» funzionario del settore pubblico. Vorrei qualche informazione aggiuntiva sul fondo pensione Perseo Sirio. Vorrei aderire ma le informazioni che mi giungono sono contrastanti, tanto da rendermi frastornato al riguardo. Come mai l’adesione dei colleghi è molto bassa? Io ho 48 anni e sono stato assunto all’Agenzia delle entrate nel 2004. Non sono titolare di altre forme previdenziali/assicurative.
Purtroppo non è bassa solo la diffusione del fondo Perseo Sirio tra il bacino di riferimento. È bassa anche l’adesione ai fondi pensione in generale, nonostante le deduzioni fiscali previste. Non è un segreto che la previdenza complementare stenti a decollare.
Nel dettaglio il fondo Perseo Sirio è il fondo pensione negoziale dei lavoratori della pubblica amministrazione e della sanità nato nel 2014. Perseo Sirio, a differenza di altri fondi pensione, offre un solo comparto, il comparto garantito, la cui gestione è volta a realizzare rendimenti almeno pari a quelli del Tfr, in un orizzonte temporale pluriennale.
«La presenza di una garanzia di risultato (restituzione di un importo almeno pari alla somma dei contributi versati, al netto delle spese sostenute), consente di soddisfare le esigenze di un soggetto con una bassa propensione al rischio e/o ormai prossimo al pensionamento», fanno notare anche dalla società di consulenza indipendente Consultique.
La politica di gestione del comparto è orientata prevalentemente verso titoli di debito con duration 1-5 anni mentre i titoli di capitale sono ammessi solo per un massimo del 10% del portafoglio. Il rischio cambio è basso in quanto l’area geografica di investimento è l’euro e gli attivi in valuta diversa dall’euro non possono superare il 10% del totale in gestione.
«Dal punto di vista delle commissioni, non riveliamo criticità: l’indicatore sintetico dei costi, cosiddetto Isc, a due anni è pari all’1,07%, a 5 anni è pari allo 0,68% e si riduce fino allo 0,38% dopo 35 anni di permanenza nel fondo», spiegano da Consultique. Pertanto tali costi risultano in linea con quelli di altri fondi pensione negoziali. «Come evidenziato da lei il tasso di adesione al 30 settembre 2017 è limitato al 2,62% , tuttavia questo non deve essere motivo di timore all’investimento» spiegano da Consultique. Ricordiamo che l’importo di Tfr che si accantona ogni anno è pari al 6,91% della retribuzione lorda utile. Il Tfr si rivaluta nel tempo in una misura definita dalla legge, pari al 75% del tasso di inflazione più 1,5 punti percentuali. «Se si sceglie di aderire a un fondo pensione, la rivalutazione del Tfr non sarà più pari alla misura fissata dalla legge, ma dipenderà dal rendimento degli investimenti che avrà il fondo; pertanto, in ottica prudenziale, il comparto garantito offerto da Perseo Sirio può essere buona soluzione», spiegano a Consultique.
La scelta di aderire alla previdenza integrativa assume anche una connotazione soggettiva e a riguardo è importante segnalare un vantaggio rilevante che offrono i fondi di categoria: il contributo datoriale. Nel caso specifico di Perseo Sirio, se il lavoratore versa, oltre al Tfr, un contributo aggiuntivo pari all’1% della retribuzione, ha diritto al versamento da parte del datore di lavoro di un ulteriore 1%. Questo è sicuramente un aspetto da tenere in considerazione nel caso in cui si voglia costruirsi una pensione complementare che integri quella pubblica.
Forse il suggerimento che si potrebbe dare al fondo è di considerare il pluricomparto (un lavoratore a inizio carriera ha un profilo rischio rendimento diverso da un impiegato in là con gli anni).
Venendo all’altro punto da lei affrontato lei ammette di non avere coperture assicurative il che mi fa pensare che sia single e senza figli. In caso contrario sarebbe auspicabile una polizza che protegga il suo capitale umano (temporanea caso morte, invalidità, malattia). È vero che i dipendenti pubblici sono abbastanza tutelati rispetto ai lavoratori autonomi e ai lavoratori dipendenti di altri settori, tuttavia soprattutto se c’è un mutuo che grava sulle spalle sue e della sua famiglia, valuti la possibilità della polizza.
Purtroppo non è bassa solo la diffusione del fondo Perseo Sirio tra il bacino di riferimento. È bassa anche l’adesione ai fondi pensione in generale, nonostante le deduzioni fiscali previste. Non è un segreto che la previdenza complementare stenti a decollare.
Nel dettaglio il fondo Perseo Sirio è il fondo pensione negoziale dei lavoratori della pubblica amministrazione e della sanità nato nel 2014. Perseo Sirio, a differenza di altri fondi pensione, offre un solo comparto, il comparto garantito, la cui gestione è volta a realizzare rendimenti almeno pari a quelli del Tfr, in un orizzonte temporale pluriennale.
«La presenza di una garanzia di risultato (restituzione di un importo almeno pari alla somma dei contributi versati, al netto delle spese sostenute), consente di soddisfare le esigenze di un soggetto con una bassa propensione al rischio e/o ormai prossimo al pensionamento», fanno notare anche dalla società di consulenza indipendente Consultique.
La politica di gestione del comparto è orientata prevalentemente verso titoli di debito con duration 1-5 anni mentre i titoli di capitale sono ammessi solo per un massimo del 10% del portafoglio. Il rischio cambio è basso in quanto l’area geografica di investimento è l’euro e gli attivi in valuta diversa dall’euro non possono superare il 10% del totale in gestione.
«Dal punto di vista delle commissioni, non riveliamo criticità: l’indicatore sintetico dei costi, cosiddetto Isc, a due anni è pari all’1,07%, a 5 anni è pari allo 0,68% e si riduce fino allo 0,38% dopo 35 anni di permanenza nel fondo», spiegano da Consultique. Pertanto tali costi risultano in linea con quelli di altri fondi pensione negoziali. «Come evidenziato da lei il tasso di adesione al 30 settembre 2017 è limitato al 2,62% , tuttavia questo non deve essere motivo di timore all’investimento» spiegano da Consultique. Ricordiamo che l’importo di Tfr che si accantona ogni anno è pari al 6,91% della retribuzione lorda utile. Il Tfr si rivaluta nel tempo in una misura definita dalla legge, pari al 75% del tasso di inflazione più 1,5 punti percentuali. «Se si sceglie di aderire a un fondo pensione, la rivalutazione del Tfr non sarà più pari alla misura fissata dalla legge, ma dipenderà dal rendimento degli investimenti che avrà il fondo; pertanto, in ottica prudenziale, il comparto garantito offerto da Perseo Sirio può essere buona soluzione», spiegano a Consultique.
La scelta di aderire alla previdenza integrativa assume anche una connotazione soggettiva e a riguardo è importante segnalare un vantaggio rilevante che offrono i fondi di categoria: il contributo datoriale. Nel caso specifico di Perseo Sirio, se il lavoratore versa, oltre al Tfr, un contributo aggiuntivo pari all’1% della retribuzione, ha diritto al versamento da parte del datore di lavoro di un ulteriore 1%. Questo è sicuramente un aspetto da tenere in considerazione nel caso in cui si voglia costruirsi una pensione complementare che integri quella pubblica.
Forse il suggerimento che si potrebbe dare al fondo è di considerare il pluricomparto (un lavoratore a inizio carriera ha un profilo rischio rendimento diverso da un impiegato in là con gli anni).
Venendo all’altro punto da lei affrontato lei ammette di non avere coperture assicurative il che mi fa pensare che sia single e senza figli. In caso contrario sarebbe auspicabile una polizza che protegga il suo capitale umano (temporanea caso morte, invalidità, malattia). È vero che i dipendenti pubblici sono abbastanza tutelati rispetto ai lavoratori autonomi e ai lavoratori dipendenti di altri settori, tuttavia soprattutto se c’è un mutuo che grava sulle spalle sue e della sua famiglia, valuti la possibilità della polizza.