Ecco la nostra analisi del bond pubblicata su Plus24 del 17 giugno 2017.
L’obbligazione non è
quotata né in Borsa
né su un sistema
multilaterale
di negoziazione
È un’obbligazione ordinaria non subordinata di Cassa Raiffeisen, quella sottoposta dai lettori questa settimana alla rubrica “Rischi in chiaro” di Plus24 (si veda scheda a lato). Il bond emesso nel novembre scorso prevede il pagamento di cedole annuali di importo crescente in ciascun anno a partire dallo 0,30% per il 2017 fino all’1,00% nell’ultimo anno. La prima cedola verrà pagata il prossimo 2 novembre 2017.
Il titolo non è quotato né su Borsa Italiana né su un sistema multilaterale di negoziazione. Si tratta pertanto di un’emissione completamente illiquida, per cui non è nemmeno possibile avere un prezzo derivante dall’incrocio di domanda ed offerta. Peraltro l’emittente non ha altre obbligazioni quotate.
- Gli scenari di probabilità
Secondo i calcoli svolti dagli analisti di Consultique questo bond ha una probabilità del 10,67% di perdere circa 59 euro su 100 investiti inizialmente (valore di recupero circa 41,17 euro), mentre nell’89,33% dei casi può consentire un guadagno interessante dato da un rimborso atteso di 103,79 euro su 100 iniziali.
Va precisato che tali scenari sono stati elaborati sulla base della quotazione di bond con scadenza similare emessi da società bancarie comparabili per rischiosità e caratteristiche di business. Infatti, come detto in precedenza, non vi sono dati di mercato per l’emissione in oggetto o altre di Cassa Raiffeisen.
- Lo stato di salute dell'emittente
La cassa centrale Raiffeisen è una banca di collegamento e coordinamento tra le varie casse altoatesine che operano con il modello del credito cooperativo e che ne detengono la quasi totalità del capitale. Tra gli altri compiti assegnati all’ente centrale vi è quello di emettere i prestiti obbligazionari collocati tra il pubblico. È scarsamente significativa, quindi, l’analisi sugli indicatori della società in quanto andrebbe piuttosto fatta una verifica su tutto il sistema delle casse Raiffeisen collegate.
Secondo i dati pubblicati a bilancio il sistema durante l’anno passato ha visto un incremento nella raccolta e degli impieghi, con un tasso di sofferenza in calo. Tuttavia deve essere considerato che il sistema, come l’intero mondo cooperativo, è costituito da decine di casse di dimensioni molto piccole che singolarmente, se prese al di fuori del sistema, potrebbero offrire adeguate garanzie di solidità. Proprio per cercare una maggiore solidità del sistema, a seguito della riforma del sistema bancario del 2016, si è iniziato a dare corso al programma di istituzione di un unico gruppo bancario autonomo delle casse Raiffeisen dell’Alto Adige. Questa riforma, nel mondo delle cooperative, sta creando non poche rivalità e se già prima vi erano delle divisioni tra varie casse centrali ora si prospetta la costituzione di più gruppi separati la cui composizione ancora non è del tutto chiara.
Quando la riforma sarà completata, ed i gruppi saranno definiti, auspicabilmente vi sarà una maggiore trasparenza sul sistema e saranno possibili valutazioni al pari degli altri gruppi bancari.