Fonte: PLUS, Il Sole 24 Ore; 19/06/2004
Il Warrant Bpu scade senza valere nulla
In scadenza il 30 giugno 2004, i warrant Banche Popolari Unite 1999- 04 sono ampiamente out of the money. Questa storia, comunque, sembrerebbe essere già stata scritta dall’inizio, almeno stando al rapporto di coonversione stabilito all’emissione dei warrant Popolare Commercio e Industria (attribuiti gratuitamente ai soci di Bpci in occasione dell’aumento di capitale avvenuto nel giugno 99).
Il prospetto informativo prevedeva la facoltà di sottoscrivere una azione Bpci presentando 30 warrant ad un prezzo delle vecchie 60mila lire (€ 30,99), quando il prezzo medio dell’azione Bpci era pari a € 21,57.
Nella fusione con Banca Popolare di Bergamo, il concambio azionario è stato fissato in 0,825 azioni Bpu per ciascuna azione Bpci; contestualmente è stato stabilito il nuovo rapporto di conversione dei warrant di azioni Bpu, che prevede la presentazione di 400 warrant Bpu 99-04 per sottoscrivere 11 azioni Bpu contro versamento di € 404,53 (equivalente ad un prezzo per azioni di € 36,77), contro l’attuale quotazione dell’azione Bpu di € 13,41.
Nel caso in cui un risparmiatore- ed è questa la circostanza - abbia ricevuto gratuitamente i warrant la perdita sarebbe nulla, rilevando, quindi, il mancato guadagno derivante dal fatto che il warrant è out of the money.
Nel caso in cui il diritto alla sottoscrizione sia stato aquisito a titolo oneroso (ad esempio ad un prezzo di € 0,4876 pari alla quotazione rilevata ad inizio luglio 99), la perdita sarebbe totale.
Secondo la società di analisi Consultique il risparmiatore, in quanto azionista di Bpci, al momento della fusione Bpci- Bpbg ha beneficiato del rapporto di cambio fissato, dal momento che i prezzi di mercato fornivano un concambio più favorevole a Bpbg.
Non appare chiaro, comunque, come sia stato determinato il prezzo d’esercizio del warrant Bpci (che risultava sensibilmente superiore alle quotazioni medie del titolo sottostante), tradottosi poi in un livello ugualmente ancor elevato nella conversione in Bpu.
Il Warrant Bpu scade senza valere nulla
- Ho nel mio portafoglio, fin dall’emissione, dei warrant della ex Popolare Commercio e Industria, (oggi Bpu), in scadenza entro questo mese che ora hanno un valore praticamente nullo.Un anno e mezzo fa erano state fissate le condizioni di conversione che consentivano di acquistare un’azione ogni 35 warrant a un prezzo di circa 10 euro. Qual è il motivo di questo crollo? E poi: tutto questo non è in barba dei così detti “Pattichiari”? La banca non doveva, forse, indirizzare un chiarimento ai possessori di questo warrant per spiegare il perchè di una tale disfatta?
In scadenza il 30 giugno 2004, i warrant Banche Popolari Unite 1999- 04 sono ampiamente out of the money. Questa storia, comunque, sembrerebbe essere già stata scritta dall’inizio, almeno stando al rapporto di coonversione stabilito all’emissione dei warrant Popolare Commercio e Industria (attribuiti gratuitamente ai soci di Bpci in occasione dell’aumento di capitale avvenuto nel giugno 99).
Il prospetto informativo prevedeva la facoltà di sottoscrivere una azione Bpci presentando 30 warrant ad un prezzo delle vecchie 60mila lire (€ 30,99), quando il prezzo medio dell’azione Bpci era pari a € 21,57.
Nella fusione con Banca Popolare di Bergamo, il concambio azionario è stato fissato in 0,825 azioni Bpu per ciascuna azione Bpci; contestualmente è stato stabilito il nuovo rapporto di conversione dei warrant di azioni Bpu, che prevede la presentazione di 400 warrant Bpu 99-04 per sottoscrivere 11 azioni Bpu contro versamento di € 404,53 (equivalente ad un prezzo per azioni di € 36,77), contro l’attuale quotazione dell’azione Bpu di € 13,41.
Nel caso in cui un risparmiatore- ed è questa la circostanza - abbia ricevuto gratuitamente i warrant la perdita sarebbe nulla, rilevando, quindi, il mancato guadagno derivante dal fatto che il warrant è out of the money.
Nel caso in cui il diritto alla sottoscrizione sia stato aquisito a titolo oneroso (ad esempio ad un prezzo di € 0,4876 pari alla quotazione rilevata ad inizio luglio 99), la perdita sarebbe totale.
Secondo la società di analisi Consultique il risparmiatore, in quanto azionista di Bpci, al momento della fusione Bpci- Bpbg ha beneficiato del rapporto di cambio fissato, dal momento che i prezzi di mercato fornivano un concambio più favorevole a Bpbg.
Non appare chiaro, comunque, come sia stato determinato il prezzo d’esercizio del warrant Bpci (che risultava sensibilmente superiore alle quotazioni medie del titolo sottostante), tradottosi poi in un livello ugualmente ancor elevato nella conversione in Bpu.