Cesare Armellini: «Vanno capite le motivazioni, l’azienda è sana»
… L'aumento di capitale che Cattolica Assicurazioni ha lanciato dal 10 al 27 novembre si è concluso positivamente. La compagnia assicurativa aveva chiesto ai propri azionisti nuove risorse per complessivi 500 milioni di euro, e l'operazione ha dato esito positivo. Ora, secondo quanto comunicato dalla società, le nuove risorse saranno utilizzate per realizzare un «piano complessivo di rafforzamento dei presidi patrimoniali ed economici della compagnia» che prevede investimenti in innovazione e tecnologia, in titoli di Stato e la disponibilità ad agire per far crescere la compagnia assicurativa per linee esterne. Tutto bene, quindi, anche se alcune caratteristiche dell'operazione rimangono da chiarire. Almeno secondo gli analisti di Consultique, la società veronese specializzata in analisi finanziaria indipendente, che venerdì ha riunito un buon numero di azionisti di Cattolica. «Innanzitutto - spiega Cesare Armellini, presidente e Ad di Consultique - molti azionisti sono stati presi alla sprovvista dalla delibera di aumento di capitale che, per il 50% del valore delle azioni da loro detenute. L'alternativa era che la quota in loro possesso risultasse annacquata: questo ha creato parecchi malumori».
L’azionariato comunque, ha aderito in massa all’aumento di capitale, fatto che, tuttavia, non ha chiarito i dubbi sulla i destinazione delle nuove risorse. «Dalle nostre analisi - sottolinea Armellini — Cattolica risulta essere un‘azienda sana, quindi, quali sono le motivazioni per questo aumento di capitale? Possiamo dire che il valore vero di questa operazione si capirà solo quando saranno definiti gli obiettivi». Di positivo, per gli azionisti c’è che, anche secondo l'analisi di Consultique, il titolo Cattolica risulta sottovalutato e, probabilmente, sarà destinato a riprendere vigore. Rimane, tuttavia, da chiarire un'operazione che gli analisti Consultique hanno rilevato: il 4 settembre, cioè due settimane prima dell’annuncio dell’aumento di capitale, sono state vendute azioni Cattolica per 26 milioni di euro, senza che il valore del titolo oscillasse in Borsa «Siccome - spiega Armellini — il valore medio giornaliero di azioni Cattolica scambiate, fino ad allora, variava tra l'uno e i 2 milioni di euro, non resta che chiedersi chi ha venduto e chi ha comprato, in sole quattro ore, una quantità così ingente di azioni.
E proprio a due settimane dell’annuncio dell'aumento».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
… L'aumento di capitale che Cattolica Assicurazioni ha lanciato dal 10 al 27 novembre si è concluso positivamente. La compagnia assicurativa aveva chiesto ai propri azionisti nuove risorse per complessivi 500 milioni di euro, e l'operazione ha dato esito positivo. Ora, secondo quanto comunicato dalla società, le nuove risorse saranno utilizzate per realizzare un «piano complessivo di rafforzamento dei presidi patrimoniali ed economici della compagnia» che prevede investimenti in innovazione e tecnologia, in titoli di Stato e la disponibilità ad agire per far crescere la compagnia assicurativa per linee esterne. Tutto bene, quindi, anche se alcune caratteristiche dell'operazione rimangono da chiarire. Almeno secondo gli analisti di Consultique, la società veronese specializzata in analisi finanziaria indipendente, che venerdì ha riunito un buon numero di azionisti di Cattolica. «Innanzitutto - spiega Cesare Armellini, presidente e Ad di Consultique - molti azionisti sono stati presi alla sprovvista dalla delibera di aumento di capitale che, per il 50% del valore delle azioni da loro detenute. L'alternativa era che la quota in loro possesso risultasse annacquata: questo ha creato parecchi malumori».
L’azionariato comunque, ha aderito in massa all’aumento di capitale, fatto che, tuttavia, non ha chiarito i dubbi sulla i destinazione delle nuove risorse. «Dalle nostre analisi - sottolinea Armellini — Cattolica risulta essere un‘azienda sana, quindi, quali sono le motivazioni per questo aumento di capitale? Possiamo dire che il valore vero di questa operazione si capirà solo quando saranno definiti gli obiettivi». Di positivo, per gli azionisti c’è che, anche secondo l'analisi di Consultique, il titolo Cattolica risulta sottovalutato e, probabilmente, sarà destinato a riprendere vigore. Rimane, tuttavia, da chiarire un'operazione che gli analisti Consultique hanno rilevato: il 4 settembre, cioè due settimane prima dell’annuncio dell’aumento di capitale, sono state vendute azioni Cattolica per 26 milioni di euro, senza che il valore del titolo oscillasse in Borsa «Siccome - spiega Armellini — il valore medio giornaliero di azioni Cattolica scambiate, fino ad allora, variava tra l'uno e i 2 milioni di euro, non resta che chiedersi chi ha venduto e chi ha comprato, in sole quattro ore, una quantità così ingente di azioni.
E proprio a due settimane dell’annuncio dell'aumento».
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