Nei giorni scorsi ho ricevuto una mail pubblicitaria del fondo SecondaPensione di Amundi. Come sempre mi accade in questi casi mi si accende l'interesse per un fondo pensionistico integrativo, anche se poi l’entusiasmo si smorza quando penso che ormai sia troppo tardi per aderirvi, soprattutto con la prospettiva di dovervi versare troppo denaro per avere una rendita dignitosa.
Però volevo un vostro parere in merito a questo fondo, e magari anche sulle sue varie linee di investimento.
Si tenga presente che sono nato ad ottobre del 1973, i miei versamenti all’Inps sono cominciati a giugno del 1999, fortunatamente senza mai interrompersi fino ad oggi, e dall’ultima simulazione dovrei andare in pensione di vecchiaia ad ottobre 2042 (anticipata a novembre 2039).
So bene che potrei aderire a dei fondi chiusi, nel mio caso quello di Fon.te in quanto dipendente di una società che applica il contratto del commercio, ma sinceramente l’idea di dovervi versare il Tfr maturando non mi convince.
In più non vorrei dover sottrarre troppo al mio attuale reddito netto, tenendo presente che ho già attivi alcuni investimenti e dei Pac ricorrenti, per avere magari una rendita ridicola (insomma, come diceva Jannacci non vorrei vivere da malato per morire da sano). Spero di essere stato chiaro e non troppo noioso e attendo un vostro parere se vorrete fornirmelo.
Risponde Consultique
L’adesione al fondo pensione di categoria impone da parte del lavoratore il versamento del proprio Tfr. Inoltre, il lavoratore può versare una propria contribuzione minima prevista dal Ccnl e ottenere così anche il contributo del datore di lavoro. Ciò rappresenta un vantaggio economico. Il versamento individuale in un fondo pensione aperto non impone invece, di versare il proprio Tfr ma solo una sua contribuzione fiscalmente deducibile fino a 5164,56 euro annui. Il fondo pensione di Amundi SecondaPensione ha cinque linee d’investimento diversificate per profilo di rischio. Quasi tutte hanno rating Consultique (pubblicato su Plus24 ogni terzo sabato del mese - vedi pagina 18) cinque stelle.
Il fondo evidenzia costi di gestione contenuti rispetto alla media di categoria. È presente solo una commissione amministrativa annua di 15 euro. Non sono previsti altri costi per adesione, anticipazione, trasferimento, riscatto e riallocazione della posizione individuale e del flusso contributivo. L’utilizzo del fondo pensione aperto permette flessibilità nei versamenti essendo volontari.
Il quanto versare è funzione del tenore di vita desiderato in pensione e dell’importo stimato della pensione che si otterrà. Quindi il consiglio è di quantificare il gap così da poter individuare la cifra ottimale da versare sottraendo eventualmente accantonamenti effettuati in strumenti finanziari citati dal lettore.
Plus24 • 17 aprile 2021