Su Borsa Italiana sono disponibili 28 Etf che si focalizzano su un particolare segmento del mercato azionario statunitense per cogliere le differenze tra i settori
In seguito alle elezioni presidenziali che hanno visto trionfare Biden, nonostante i diversi dibattiti accesi da Trump e dai suoi sostenitori che rivendicavano l’esistenza di errori e di manipolazioni nel conteggio dei voti che hanno portato alla vittoria del Partito Democratico, saranno da osservare con attenzione le mosse che verranno messe in pratica da parte del nuovo Presidente della Casa Bianca. Biden, infatti, ha subito chiarito la sua posizione rispetto al predecessore, introducendo 17 decreti presidenziali.
Tra le promesse centrali nell’agenda del neoeletto Capo di Stato americano, che hanno come obiettivo quello di rafforzare l’industria americana, sono presenti l’introduzione di limitazioni alle trivellazioni per accelerare la transizione alle fonti rinnovabili. Un ulteriore cambiamento rispetto al suo goliardico predecessore è, infatti, l’annuncio della partecipazione alla lotta al cambiamento climatico degli Usa all’Onu di Parigi. Oltre agli stanziamenti di miliardi al riguardo di quest’ultima, ovviamente si prevedono ulteriori stanziamenti nei confronti delle imprese sanitarie e della protezione civile per la lotta al Covid. Dal punto di vista della politica estera, si prevede una maggiore volontà di valorizzare i rapporti con i partner esteri tradizionali. Da osservare nel 2021 saranno anche gli interventi che il Governo statunitense adotterà nei confronti dei Big Tech, in particolar modo nei confronti di Facebook e contro il monopolio tecnologico.
Questo presentimento viene dalle numerose dichiarazioni rilasciate da Biden negli ultimi anni nei confronti di Mark Zuckerberg e di Facebook al riguardo delle fake news come cause della disinformazione causate dal web. Inoltre, si ritiene che il fondatore del social network più famoso al mondo non abbia ancora dato le risposte sufficienti e necessarie al riguardo di “Cambridge Analytica”, consolidando le voci che vedrebbero prossima la revisione della “Sezione 230”, atto che impedisce alle aziende di essere citate per ciò che pubblicano nei social. A ciò si aggiunge, inoltre, la citazione in giudizio nei confronti di Facebook da parte della FTC e di 46 Stati al riguardo del monopolio messo in atto negli anni dalla società di social media, accusata, appunto, di aver portato avanti una strategia volta ad acquisire o colpire sul nascere le attività di società tecnologiche possibili futuri rivali. Da queste iniziali misure del Presidente, si può cercare di prevedere quali potranno essere i settori favoriti nel 2021.
Tra i quali sono principalmente presenti quelli che avranno beneficio dai 1.900 miliardi di dollari messi a disposizione per permettere di combattere il Covid e far ripartire l’economia nazionale. Nel grafico 1 sono presentati i rendimenti dei segmenti dell’indice MSCI Usa nell’ultimo anno e nell’ultimo mese. Sono evidenti i settori che hanno registrato le maggiori performance anche durante lo scoppio della crisi epidemiologica, ovvero il settore dei consumi discrezionali (superiore al 45%), il settore tecnologico (vicino al 39%) e il settore dei servizi di comunicazione (intorno al 29%). Da inizio anno 2021, invece, si nota il recupero importante dei settori che nel 2020 avevano perso terreno: come il settore immobiliare, delle utility e il settore energetico, probabilmente spinti dagli stanziamenti a cui precedentemente si è fatto cenno. Dato che le novità potrebbero portare a differenze anche significative tra i settori si propone l’offerta di strumenti Etf che si focalizzano su un particolare segmento del mercato azionario statunitense. I prodotti di questo tipo quotati su Borsa Italiana sono 28 e coprono dieci settori, ovvero consumi di prima necessità, consumi discrezionali, energetico, health care, industriale, materiali, servizi finanziari, tecnologici, utilities e immobiliare.
La buona copertura dei vari comparti azionari sul mercato statunitense è garantita soprattutto dagli strumenti di Invesco, Lyxor, State Street SPDR e, infine, anche di L&G e Ishares. Essi replicano i sottoindici di S&P. Le case definite, infatti, emettono strumenti che replicano il S&P US Consumer Discretionary Select Sector, il S&P US Consumer Staples Select Sector, il S&P US Energy Select Sector, il S&P US Health Care Select Sector, il S&P US Industrials Select Sector, il S&P US Materials Select Sector, il S&P US Financials Select Sector (di cui uno di Lyxor focalizzato nella replica passiva di un indice rappresentativo delle società statunitensi large cap relativamente al sottosettore bancario - Lyxor S&P 500 Banks ETF USD Acc), il S&P US Technology Select Sector (tra cui uno di Xtrackers che replica l’indice statunitense del settore informatico realizzato da MSCI- Xtrackers MSCI Usa Info Tech ETF 1D), il S&P US Utilities Select Sector, S&P US Real Estate Select Sector e, infine, due che replicano lo S&P US Communication Services Select Sector. Inoltre, oltre a quelli che replicano l’indice delle blue chip americane, sono presenti anche dei prodotti che in maniera passiva ricercano le performance di alcuni indici di ulteriori case produttrici come l’iShares US Property Yield ETF USD Dist e il Lyxor FTSE EPRA/NAREIT US ETF Dist.
Questi ultimi hanno come obiettivo esporsi nei confronti del settore immobiliare statunitense. Il primo è a replica fisica completa, mentre il secondo è a replica sintetica. Entrambi sono a distribuzione. Infine, vi è la possibilità anche di investire nelle Master Limited Partnership (MLP) quotate sulle borse valori americane che si concentrano nella gestione di attività utilizzate nella logistica energetica, tra cui: gasdotti/oleodotti, impianti di stoccaggio e altre attività utilizzate per trasportare, immagazzinare, raccogliere e lavorare gas naturale, gas naturali liquefatti, greggio e/o prodotti raffinati: L&G US Energy Infrastructure MLP ETF, Invesco Morningstar US EnrgInfrMLPETF (sia in formato accumulazione che a distribuzione).
Tra i 28 strumenti disponibili su Borsa Italiana: la maggioranza è ad accumulazione, ma sono presenti anche prodotti a distribuzione. Inoltre, le modalità di replica dipendono molto dalla casa prodotti al quale si fa riferimento: alcune più focalizzate sulla replica fisica completa (SPDR, iShares e Xtrackers) e altre a replica sintetica (Invesco, Lyxor e L&G).