I mercati azionari hanno raggiunto livelli molto elevati: l’alta inflazione e problematiche geopolitiche potrebbero aggiungere tensione a una volatilità vista in crescendo
Il 2021 è stato un anno di riscossa e forte ripresa dei mercati azionari. Questi ultimi hanno recuperato il terreno perso dopo la forte crisi pandemica del 2020, che a causa dello scoppio dei contagi a livello globale, aveva portato gli stati a dover adottare diverse restrizioni: dai primi severi lockdown fino alle attuali limitazioni.
Nonostante le buone performance anche il 2021 è stato influenzato da diverse dinamiche, come la comparsa di nuove varianti del virus (tra cui la variante Delta e le successive, come l’Omicron), l’andamento dell’inflazione nei vari stati sviluppati e le diverse dichiarazioni dei componenti delle Banche Centrali.
In questa rubrica ci concentreremo sulla elevata crescita avvenuta nel vecchio Continente. Il 2021, infatti, è stato un anno di forte crescita per il mercato azionario della zona euro, in cui si è osservato una totale ripresa dei profitti aziendali avvenuti soprattutto in seguito alla riduzione delle restrizioni e alla conseguente ripresa dei mercati.
L’andamento del mercato azionario della zona euro è stato fortemente avvantaggiato anche dalla conferma dei diversi stimoli a lungo termine diretti agli stati membri dell’UE. La maggior parte di questi stimoli sarà diretta alla ricerca, all’innovazione e alla lotta al cambiamento climatico. Nella green economy, infatti, l’Europa, spinta dalle numerose regolamentazioni comunitarie, sta assumendo il ruolo di leader a livello mondiale al riguardo degli investimenti sostenibili. In Europa, infatti, sono presenti diverse aziende leader nei settori di green-tech.
Le buone performance del mercato azionario della zona euro sono state influenzate positivamente dall’andamento delle regioni che lo compongono, in particolare molto importante è stato l’impatto del comparto azionario olandese, francese, tedesco e italiano. Infatti, l’indice MSCI EMU (unione economica e monetaria), uno dei principali indici del mercato azionario della zona euro, è composto principalmente per circa il 35% da titoli di società francesi, per il 27% circa da società tedesche, per il 15% circa da titoli di società dei Paesi Bassi e per circa il 7,5% da titoli di società italiane. Dal punto di vista settoriale, invece, il 2021 è stato un anno caratterizzato da forte rotazione settoriale. Nonostante questo i settori che hanno contribuito maggiormente in maniera positiva per la zona euro, sono stati il settore tecnologico (+41%), il settore finanziario (+32%), il settore dei beni industriali (+25%), che insieme compongono quasi la metà del peso dell’indice.
Nel grafico si può osservare l’andamento abbastanza lineare di crescita del mercato azionario zona euro nel 2021 (+22% circa). Inoltre, nel grafico l’indice MSCI EMU viene accompagnato dalle performance a doppia cifra dei principali mercati azionari che lo costituiscono. In particolare, si osservano buonissime performance del comparto azionario dei paesi bassi (36%), italiano (+24%) e francese (29%) e un buon andamento del comparto azionario tedesco (14%).
I mercati azionari hanno raggiunto livelli molto elevati e pertanto questo anno potrebbe rilevarsi, secondo gli analisti, un periodo di elevata volatilità. Quest’ultima potrà dipendere sia dall’andamento dell’inflazione sia dalle decisioni delle Banche Centrali, in particolare per il mercato azionario europeo, della BCE, ma anche da problematiche geo-politiche, come la crisi dei migranti e le tensioni Russia ed Europa sulle materie prime, e dalle diverse elezioni politiche, come quelle francesi in Aprile.
L’investimento in una asset class così tradizionale come l’azionario zona euro è chiaramente ampiamente coperto da oltre quaranta strumenti presenti sul segmento di Borsa Italiana dedicato agli ETF. Restringendo il campo ai soli strumenti che si concentrano solo sulla zona Euro, su Borsa Italiana sono presenti 22 ETF. In particolare, questi strumenti permettono di replicare l’andamento del comparto desiderato attraverso la replica dell’indice EuroSTOXX 50 e dal MSCI EMU. Il primo è un indice azionario composto dalle blue chip della Zona Euro (ovvero i primi 50 titoli), mentre il secondo è composto in maniera più diversificata dai maggiori titoli dell’unione monetaria ed economica (con 230 circa titoli). Infine, è presente uno strumento di Amundi che replica l’andamento dei titoli ad elevata e media capitalizzazione della zona euro attraverso la replica di un indice di Solactive.
Tra gli strumenti in tabella è possibile trovare strumenti a replica fisica, sia nella modalità a campionamento sia in quella completa. Inoltre, i prodotti sono ben diversificati anche dal punto di vista del trattamento dei proventi, ovvero vi sono ad accumulazione e a distribuzione.
Gli emittenti di questi prodotti sono: Amundi, HSBC, Invesco, iShares, Lyxor, UBS, Xtrackers, SPDR e Xtrackers.