Non sono sempre inconsapevoli dei rischi i piccoli risparmiatori che sottoscrivono obbligazioni subordinate. Questa settimana, infatti, una lettrice (A.F.) nel richiedere l’analisi di un bond di Ubi banca ammette di essere «conscia del tipo di titolo a elevato rischio ma ero interessata all’elevato flusso cedolare». E in finanza, come ribadito più volte negli anni da «Plus24», a un maggior rendimento corrisponde un maggiore rischio, oggi reso ancor più “pesante” dall’ introduzione dal 1° gennaio scorso del bail-in, la nuova procedura che - in caso di dissesto della propria banca – chiama a rispondere non soltanto azionisti e obbligazionisti subordinati ma anche i bond holder senior e i correntisti sopra i 1oo mila euro. Così, in attesa che venga varata al più presto la nuova documentazione semplice che avverta sui rischi che si corrono nell’investimento (come auspicata dal Sole 24 Ore nel Manifesto del risparmio, si veda riquadro in pagina), «Plus24» fornisce ai propri lettori l’analisi delle probabilità di perdere e di guadagnare sul prodotto finanziario sottoscritto (anche derivati, escluse soltanto le azioni) oppure ancora da sottoscrivere.
L’OBBLIGAZIONE UBI
Il titolo acquistato da A.F. è un bond subordinato Lower Tier II (emesso 21 ottobre 2012 con scadenza nell’ottobre 2019) che prevede il pagamento di cedole semestrali a un tasso fisso de1 6% mentre il rimborso del capitale avviene in cinque rate annue (20% ciascuna, dall’ottobre 2015 fino alla scadenza). A oggi, dunque, l’obbligazione ha rimborsato, tramite piano di ammortamento, un quinto del capitale emesso e i possessori del titolo devono ancora ricevere le rimanenti quattro rate.
GLI SCENARI DI PROBABILITA’
«L’analisi del profilo rischio/rendimento relativa al capitale residuo - spiegano da Consultique - evidenzia una probabilità di ottenere un rendimento negativo del 14,2o% (con un valore medio di recupero di 58,57 su 1oo di nazionale residuo, quindi con una perdita di 41,43 euro sul capitale residuo) e una probabilità dell’85,8o% di ottenere un risultato soddisfacente con un valore medio di 113,08 (quindi 13,08 euro in più sui 100 di capitale residuo) che rappresenta il valore del rimborso più le cedole residue. Il grado di rischio medio-alto – continuano dall’ufficio studi veneto — deriva prevalentemente dal livello di subordinazione del titolo che viene mitigato dalla presenza del piano di ammortamento e si riflette anche nella volatilità del prezzo di mercato, oltre che nell'apprezzabile probabilità di subire una perdita».
E’ da ricordare, comunque, che così come i titoli subordinati di altre banche italiane, anche questo bond ha subito un calo delle quotazioni a dicembre 2015 dopo le tensioni diffusesi sul mercato delle obbligazioni subordinate alla vigilia dell’entrata in vigore del bail-in.