
Sabato 8 marzo - Plus 24, p.10
LA LETTERA
Ho un figlio maggiorenne, non appartenente al mio nucleo familiare, il cui reddito non gli permette di accumulare risparmi sufficienti per aderire a un fondo pensione e costruirsi una pensione integrativa.
Per aiutarlo, gli ho proposto di scegliere un fondo pensione al quale effettuerei un versamento iniziale significativo, con l'intenzione di aggiungere ulteriori contributi negli anni successivi.
Qual'è la modalità più sicura per garantire la conformità fiscale di questi versamenti, considerando che mio figlio è titolare di partita Iva?
Inoltre, quali aspetti dovrei valutare per evitare eventuali complicazioni in materia di successione?
Risponde Consultique
L'intenzione di sostenere figlio da parte di un genitore, con contributi a un fondo pensione è una scelta saggia, ma è importante strutturare i versamenti in modo conforme dal punto di vista fiscale e successorio, soprattutto considerando che è titolare di partita Iva.
Sondo deducibili anche i contributi versati per i familiare a carico, fermo restando l'importo complessivo di 5.164,57 euri; la deduzione spetta per l'ammontare non dedotto dalle persone a carico.
Dunque una condizione per la deducibilità dei versamenti per un familiare a carico è che quest'ultimo deve avere un reddito annuo lordo inferiore a 2.840,51 euro (o 4.000 euro per figli fino a 24 anni).
Se supera questa soglia, non è più considerato a carico e quindi il familiare che versa i contributi non può dedurli. Nel caso in cui il figlio non sia più a carico, egli potrà dedurre i contributi solo se ha un reddito sufficiente a beneficiare dell'agevolazione.
Il versamento al fondo deve essere effettuato direttamente dal figlio, quindi l'opzione più sicura è donargli il denaro affinchè lui stesso effettui i versamenti.
Per garantire la regolarità fiscale della donazione, meglio utilizzare bonifici bancari con causale chiara, come ad esempio: "Donazione per contributo fondo pensione". E' importante non superare mai la quota "disponibile".
Ad ogni modo se l'importo è rilevante, è consigliabile formalizzare la donazione con atto scritto (scrittura privata autenticata o atto notarile) per evitare contestazioni future, soprattutto in materia successoria.
Il denaro donato al figlio potrebbe essere considerato un'anticipazione della quota ereditaria (donazione indiretta). Se ci sono altri eredi legittimi, potrbbero contestare la donazione nel calcolo della legittima in sede di successione.
Se si hanno più figli e si vuole evitare che questa donazipone venga conteggiate nella futura divisione ereditaria, si può formalizzarla con un atto notarile contenente una cluasola di dispensa dalla collazione, ovviamente sempre nel rispetto della quota legittima.
Oppure si può optare altre donazioni del medesimo importo per gli altri ragazzi o ragazze.