Sabato 25 gennaio - Plus 24, p.10
LA LETTERA
Ho 57 anni, sono area manager per un’azienda di produzione nel settore della termo idraulica.
Il mio nucleo famigliare è composto da mia moglie insegnante con contratto a tempo indeterminato di 51 anni e da mio figlio di 15 anni studente al liceo scientifico.
Abbiamo già delle posizioni di previdenza complementare e vorrei attivare una polizza long term care per me e una polizza sanitaria /infortunio per me e i miei familiari, perché mi rendo conto che la protezione non è adeguata.
Per me sto valutando una Long term care (Ltc) e temporanea caso morte con garanzie anche per malattia e infortunio. Per mia moglie sto pensando a una polizza sanitaria grandi interventi invalidità infortuni e malattia.
Roberto
Alla base della pianificazione finanziaria e assicurativa c’è la copertura del capitale umano, ossia la capacità di produrre i redditi per il sostentamento del nucleo familiare. È un aspetto che però spesso viene sottovalutato sia dai normali investitori sia dai possessori di grandi patrimoni e dai loro consulenti che, tuttavia, sono sempre più sensibili al tema, sulla scia di quanto avviene all’estero dove lo strumento polizza di tipo protection è decisamente più utilizzato. Insomma è una questione culturale che va modificata a partire dalla protezione dei propri beni come la casa, passando per la salute, in particolare per i lavoratori autonomi che hanno minori tutele. «I rischi sulla vita in una corretta pianificazione assicurativa, date le risorse disponibili limitate, andrebbero coperti secondo una scala di priorità. Una volta individuato il budget spendibile in premi per polizze di tipo “rischio puro” – spiegano da Consultique.
La priorità dipende dal danno economico che il potenziale pericolo potrebbe generare al nucleo familiare. Nonché dalla probabilità che l’evento avverso si verifichi». Più bassa risulta quest’ultima e più alto è il danno economico subito, maggiore importanza nella scala di priorità assumerà il suddetto rischio. Dunque in primis meglio stipulare polizze rischio pure prioritarie. Per esempio, indennità giornaliere e diaria da ricoveri per infortuni e malattie generano un danno economico basso (perdo qualche giornata di lavoro già remunerata se sono dipendente) ed hanno una certa probabilità di verificarsi – aggiungono dalla società di consulenza –. Mentre rischi come la responsabilità civile verso terzi del nucleo familiare, danni agli immobili, invalidità gravi e gravi malattie generalmente sono ai primi posti». La copertura ottimale, ossia il massimale da assicurare, dovrebbe essere pari al danno economico potenziale dell’evento. Il lettore vorrebbe stipulare, in particolare polizze Ltc e sanitarie.
La polizza Ltc (Long term care) offre un sostegno economico a chi, a causa di malattie, infortuni o dell’avanzare dell’età, si trova nella condizione di non essere più autosufficiente nello svolgimento delle attività quotidiane.
Si tratta di una soluzione per affrontare i crescenti costi legati all’assistenza a lungo termine. Interviene quando l’assicurato perde la capacità di compiere autonomamente alcune delle attività di base della vita quotidiana come ad esempio alimentarsi, vestirsi, lavarsi, spostarsi o controllare le funzioni fisiologiche. In merito alle prestazioni offerte la forma più comune di indennizzo consiste nel pagamento di una rendita mensile vitalizia, utilizzabile per coprire i costi dell’assistenza domiciliare o presso strutture specializzate.
Esistono altre forme come il capitale una tantum oppure dei servizi aggiuntivi come supporto e pagamento di assistenza. La polizza può essere sottoscritta in forma temporanea (con rinnovo) o a vita intera. Molte compagnie fissano limiti di età per la sottoscrizione, spesso compresi tra i 18 e i 75 anni. Il premio, invece, varia in base a fattori come età, stato di salute, importo della rendita desiderata e durata della copertura. Alcune polizze prevedono premi periodici (mensili o annuali), mentre altre richiedono un pagamento unico.
La polizza sanitaria invece è una soluzione assicurativa che offre copertura per le spese mediche, ospedaliere e sanitarie non sempre garantite dal servizio pubblico. Questa forma di assicurazione si rivela particolarmente utile per accedere a cure tempestive, di alta qualità e personalizzate, senza subire l’impatto economico di costi imprevisti oppure i lunghi tempi di attesa della sanità pubblica.
Le polizze sanitarie si distinguono per l’ampia gamma di prestazioni offerte, che possono essere suddivise in copertura per il ricovero: spese per degenza, interventi chirurgici, esami diagnostici e terapie durante il ricovero. In copertura extra-ospedaliera che rimborsa spese per visite specialistiche, esami diagnostici, trattamenti ambulatoriali e farmaci prescritti. In copertura per infortuni per proteggersi contro i costi derivanti da incidenti, come spese mediche o riabilitative. Infine le indennità giornaliere: in caso di ricovero o convalescenza, alcune polizze prevedono l’erogazione di un’indennità giornaliera per compensare la perdita di reddito o per coprire altre spese correlate.
Si ricorda che molte compagnie offrono l’accesso a cliniche e strutture sanitarie convenzionate, riducendo significativamente i costi o garantendo servizi diretti senza anticipi di denaro.
Le polizze prevedono spesso una franchigia (importo minimo non rimborsabile) e un massimale annuo o per singolo evento. Valutare attentamente questi limiti è cruciale per una scelta consapevole.