Plus 24: Investire nel mondo - PAESI BASSI

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TUTTI GLI STRUMENTI PER PUNTARE SUI PAESI BASSI
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Le contestate decisioni per fronteggiare le conseguenze economiche e sociosanitarie della pandemia, hanno indotto il primo ministro olandese Mark Rutte a dimettersi il 15 gennaio scorso. Il 17 marzo ci saranno le elezioni, ma molti dubbi si celano sul futuro dell’Olanda. La fragilità dell’economia, influenzata dalla crisi epidemiologica e dalle restrizioni, emerge anche dai fondamentali. Il Pil dal 2019 al 2020 è giunto in area negativa, dall’1,70% al -3,80%. Il tasso di disoccupazione è salito al 4,1% e si teme, secondo le attese degli analisti, un ulteriore aumento nel 2021 a 5,50%.
Inoltre, si osserva un aumento del deficit di bilancio che giunge nel 2020 al -7,10% e un aumento del rapporto debito/Pil. Leggendo le stime il 2021 sembra essere un anno di ripresa dell’economia, seppur le incertezze al riguardo dell’efficacia dei vaccini siano ancora presenti. La curva dei rendimenti dei titoli di Stato olandesi è ampiamente sotto lo zero. Nonostante questo, a causa delle maggiori incertezze apportate dalla pandemia globale, in confronto ad un anno fa la curva ha subito una traslazione verso l’alto, con variazioni superiore specialmente per le scadenze più lunghe.
In seguito alla riapertura dell’economia si osserva, nel comparto azionario, una sovra-performance del principale indice azionario dei Paesi Bassi (AEX Index) rispetto al generico Msci Europe. Nell’ultimo anno, infatti, l’indice olandese ha reso poco più del 25%, quasi il 14% in più rispetto all’indice diversificato. Allungando la serie storica agli ultimi quattro anni l’extra-rendimento risulta pari a oltre il 25%. È possibile esporsi sul mercato olandese con investimenti in Etf o fondi. Inoltre, è possibile acquistare singole obbligazioni governative denominate in euro.