TUTTI GLI STRUMENTI PER PUNTARE SULLA RIPRESA PORTOGHESE
A dicembre anche il Portogallo ha fatto l'ingresso nel club, ormai neanche troppo ristretto, degli emittenti con tassi sui rendimenti dei titoli decennali inferiori allo zero. I tempi in cui i tassi sulle stesse scadenze erano superiori al 16% e in cui fu necessario ricorrere al Messembrano ormai un flebile ricordo, anche se in realtà sono passati poco più di o anni. Nel mezzo vi è stato l'impegno della Bce che si è tramutato nel beneficio in termini di minori costi di emissione del debito per tutti i Paesi membri, ma non si possono sottovalutare i meriti dei governo lusitano. Negli ultimi anni il Pil è cresciuto a tassi sostenuti, sempre superiori al 2%, con un bilancio tornato in surplus nei 2019. La pandemia ha però interrotto questa tendenza facendo emergere, come in tutto il mondo, problemi e necessità nuove. Le prime stime sul 2020 ipotizzano una contrazione del Pil del -8,6%.
Negli ultimi tre anni l'indice azionario Msci Portugal ha reso il +22%. Sul fronte obbligazionario, si è già anticipato il raggiungimento di un livello attorno allo zero delle scadenze decennali. In generale, rispetto ad un anno fa la curva dei rendimenti si è spostata verso il basso su tutte le scadenze, con una maggiore
contrazione sulle lunghe scadenze. Nelle tabelle sono riportate alcune possibili modalità di esposizione all’economia portoghese attraverso singoli bond e i prodotti di risparmio gestito, che sono ordinati per percentuale di esposizione ad attivi portoghesi: come si nota sono pochi gli strumenti che permettono di esporsi esclusivamente sul comparto azionario o obbligazionario portoghese.