Plus24 | L’oro è sempre più un’alternativa

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Sabato 18 gennaio  - Plus 24, p.5

È quota 3mila dollari l’oncia la nuova soglia per l’oro. Il metallo aurifero è tornato sugli scudi negli ultimi mesi. In particolare in ottobre quando ha messo a segno un notevole rally toccando il record di 2.801 dollari l’oncia. C’è stato poi un ritracciamento poco sopra i 2.500 a metà novembre per ripartire subito. Adesso viaggia intorno ai 2.700 dollari l’oncia. «Prevedo che l’oro raggiunga e superi i 3mila dollari l’oncia. Quando toccherà la soglia dei 3.300 uscirò da questo asset», spiega Ida Pagnottella, consulente finanziario autonomo che dal 2019 ha puntato in modo massiccio sul metallo giallo. «I miei clienti continuano ad avere una grande esposizione in oro e argento – aggiunge Pagnottella –. Abbiamo invece di recente ridotto la quota di azionario, entrando sui titoli di Stato a un anno per remunerare la liquidità: BTp, Bund e Bonos».

Anche per Andrea Cattapan, analista e consulente finanziario autonomo di Consultique, il prossimo obiettivo-soglia per l’oro è a 3mila dollari l’oncia: «Quello è il target – afferma – e a mio avviso vi sono tre ragioni di fondo che sosterranno tale crescita. Innanzitutto vi è l’acquisto di oro da parte di Stati, come Cina e India, che viene preferito ai Treasury americani e ai dollari». La seconda ragione a sostegno del futuro andamento positivo del metallo giallo è la possibile ripresa dei prezzi al consumo soprattutto negli Stati Uniti. «Cosa accadrà sul versante inflazione americana? Ci sarà una recrudescenza come nel 2024? Questo è un punto molto importante – evidenzia l’analista di Consultique –. Un’inflazione più alta potrebbe diventare la nuova normalità per i prossimi anni. Nell’Unione europea potremmo averla al 2% e negli Stati Uniti invece al 3 per cento».

Ultimo motivo a supporto dell’oro è infine «la diversificazione degli investitori – sottolinea Cattapan –. Le tensioni geopolitiche ci sono e il metallo giallo gioca un ruolo importante in tale ambito».

Nei portafogli dei suoi clienti, Cattapan suggerisce un 5% di oro: «In questo momento, il metallo aurifero sta attraversando una fase laterale che potrebbe durare anche un paio di mesi. Se tornasse sui 2.500 dollari l’oncia, potrebbe essere un’occasione interessante per entrare. È accaduto a novembre ma poi è subito ripartito».

C’è chi invece preferisce l’argento all’oro: «Sì, in questo momento non sto comprando il metallo giallo ma di recente ho puntato sull’argento perché i prezzi erano diventati convenienti. In passato ho investito in oro attraverso i certificati che sono un buon compromesso», ribadisce Federico Bertorelle, consulente finanziario autonomo. «Al momento, il vero concorrente dell’oro è il Treasury decennale Usa che viaggia sul 5 per cento».

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