Plus24 | La dottoressa è indecisa tra fondo pensione aperto o di categoria

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Plus24 | La dottoressa è indecisa tra fondo pensione aperto o di categoria

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Sabato 7 dicembre  - Plus 24, p.10

LA LETTERA

Sono un medico di base di 32 anni. Ho pensato di iniziare a versare ogni anno 5.100 euro in un fondo pensione integrativo per poter recuperare metà di tale importo detraendolo dalle tasse.
Mi è stato consigliato dal broker della mia banca. Lui mi consiglia il fondo pensione Amundi con programma life cycle, partendo quindi, vista la giovane età, con profilo azionario e progressivamente passare a profilo più cauto man mano che si avvicina l’età pensionabile.

Prima di fare tale tipo di investimento chiedo a voi se consigliate questo tipo di investimenti e nel caso quale in particolare. Io, come categoria, potrei accedere anche al fondo pensione integrativo dell’Enpam. Ma non so valutare se risulta più conveniente l’una o l’altra soluzione.
Come si fanno a conoscere i costi di gestione e così via? Ad oggi sono titubante anche sul futuro di Enpam, vista la grossa carenza di giovani medici di base e i massivi pensionamenti previsti nei prossimi anni.

Ultima perplessità: i soldi investiti torneranno mai indietro o tra tassazione/spese di gestione /decesso si rischia di perdere parte del capitale?

Risponde Consultique

La scelta di approfondire il tema della previdenza complementare è lungimirante, considerando la giovane età e i vantaggi fiscali.

I contributi versati nella previdenza integrativa sono deducibili fino a un massimo di 5.164,57 euro annui. Ciò significa che, per chi si trova in una fascia di reddito con aliquota Irpef del 43%, il risparmio fiscale può arrivare a circa 2.220 euro all’anno.

È importante distinguere tra previdenza pubblica obbligatoria e previdenza complementare. L’Enpam è una fondazione privata che gestisce la previdenza obbligatoria e l’assistenza integrativa per medici e odontoiatri.

Il lettore potrebbe aderire al fondo pensione integrativo di categoria, ovvero al Fondo Sanità. Tale fondo, infatti, è riservato esclusivamente a medici, odontoiatri e ai loro famigliari fiscalmente a carico. In alternativa, il lettore potrebbe aderire a un qualsiasi fondo pensione aperto.

Solitamente, quando un lavoratore ha la possibilità di aderire ad un fondo pensione di categoria, consigliamo quest’ultimo, in quanto per definizione tali fondi nascono senza scopo di lucro e di conseguenza si contraddistinguono per commissioni più contenute rispetto ai fondi pensione aperti. Per esempio Fondo Sanità, permette di scegliere tra tre comparti (Scudo, Progressione ed Espansione), la cui commissione di gestione varia tra lo 0,22% e lo 0,26 per cento.

Il fondo pensione Core Pensione di Amundi, ha cinque comparti di investimento e la commissione di gestione varia tra lo 0,80% e l’1,25 per cento.

Amundi ha anche un altro fondo pensione aperto, SecondaPensione, con costi di gestione variabili dallo 0,60% allo 0,80 per cento.

Ovviamente la variabile costi non è l’unica informazione da considerare, ma anche a livello di rendimento, le linee progressione ed espansione di Fondo Sanità hanno registrato ottime performance (dati al 31 ottobre 2024). Entrambe le informazioni sono comunque consultabili sul sito Covip (si veda scheda in pagina).

Il percorso Life Cycle è una strategia d’investimento automatica che sposta gradualmente gli investimenti verso comparti più cauti; tuttavia, noi tendiamo a preferire la scelta di uno specifico comparto, considerando oltre all’età del soggetto, il suo profilo di rischio, la tolleranza alle perdite, il patrimonio complessivo che un cliente detiene e anche l’andamento dei mercati finanziari.

Non necessariamente all’avvicinarsi dell’età pensionabile è necessario orientarsi verso un comparto più prudente, bisogna valutare la singola casistica e il momento dei mercati.

Al pensionamento, i contributi dedotti verranno tassati con una tassazione agevolata del 15% che si ridurrà fino al 9% dopo 35 anni di partecipazione. Dal punto di vista fiscale è sicuramente un investimento interessante.

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