Sabato 9 settembre - Plus24, p.10
LA LETTERA
Sono pensionato da un anno e ho 62 anni. Da 23 anni sono iscritto al fondo pensione di categoria Gomma Plastica (bilanciato). Non ho riscattato il capitale maturato che ammonta a circa euro 60mila euro in quanto non ne ho bisogno e ritengo che il rendimento complessivo sia molto valido. Poiché vorrei continuare ad approfittare della detrazione fiscale, è opportuno fare ulteriori versamenti volontari in questo fondo negoziale (per esempio 500 euro mensili )? Oppure è meglio aprire un altro prodotto di previdenza aperto con UniCredit dove ho il conto? Mi piacerebbe avere una vostra valutazione, tenendo in considerazione tutti costi previsti da queste due forme di previdenza complementare.
R. Rinaldo
In primo luogo va spiegato al lettore che il mondo dei fondi pensione aperti è ben più ampio rispetto al solo prodotto offerto dalla propria banca.
Non a caso la Covip, Commissione di vigilanza sui fondi pensione, mette a disposizione sul proprio sito i costi e i rendimenti di tutti gli strumenti di previdenza complementare disponibili in Italia, proprio per permettere ai singoli di scegliere senza barriere.
Non è necessario infatti avere il conto corrente legato al fondo pensione aperto e dunque se il lettore volesse potrebbe anche provare a individuare lo strumento più adatto guardando ai risultati e ai rendimenti dello stesso.
Non va poi però sottovalutato il fatto che i fondi negoziali, sono accessibili solo per i lavoratori della categoria in questione. Infatti il lettore che ci scrive si è potuto iscrivere al Fondo Gomma Plastica proprio grazie al fatto di avere lavorato in una delle società del settore. Inoltre va detto che il fatto di essere iscritto già da molti anni al fondo in questione gli darebbe un vantaggio fiscale nel caso volesse incassare il montante mediante la stipula di una rendita.
Fatte queste premesse veniamo all’analisi del caso. Il Fondo Gomma Plastica è il fondo pensione di categoria dei lavoratori assunti con il contratto industria della Gomma Plastica Cavi Elettrici e affini.
«Esso opera in regime di contribuzione definita: l’importo della rendita o del capitale è determinato dai contributi versati e dai rendimenti della gestione – spiegano dalla società di consulenza indipendente Consultique (che mensilmente elabora per Plus24 le tabelle sui fondi pensione) –. Il fondo prevede tre comparti d’investimento: conservativo con garanzia, bilanciato e dinamico».
La linea bilanciata, nella quale attualmente il lettore ha effettuato ed ha intenzione di effettuare i versamenti, è composta dal 67% circa di obbligazionario ed il 33% di azionario. La componente azionaria non può essere comunque superiore al 37,5 per cento. È presente una componente investita in private equity, e una in private debt. Inoltre il fondo diversifica in infrastrutture.
«In merito all’orizzonte temporale consigliato dal fondo esso è pari a 10/15 anni dal pensionamento –spiegano da Consultique –. Come è noto i fondi negoziali in media hanno dei costi minori rispetto ai fondi pensione aperti (si veda scheda in pagina). Il lettore con un montante maturato di 60mila euro, 23 anni di permanenza e già pensionato, ha raggiunto i requisiti pensionistici per ottenere il capitale oppure la rendita».
Si ricorda infatti che è possibile prendere tutto il capitale se convertendo il 70% del montante in rendita esso è inferiore al 50% dell’assegno sociale. Fino a sotto la soglia di circa 90mila euro può decidere di prendere anche il 100% sotto forma di capitale e non essere obbligato ad almeno il 50% di conversione in rendita (opzione che, come indica del resto anche la Covip, con le attuali tabelle di conversione applicate dalle compagnie assicurative non conviene quasi mai).
«I costi della linea sono contenuti, però attenzione che la linea bilanciata espone ad un rischio maggiore per chi si avvicina, come il lettore, all’erogazione della rendita e/o del capitale», commentano da Consultique.
Per quanto riguarda invece il fondo collocato da Unicredit, nello specifico si tratta probabilmente del Pip “Unicredit Previdenza”. Tale prodotto ha costi di caricamento pari al 2,5 per cento. Attraverso questo Pip si può scegliere il comparto collegato alla gestione separata, con una commissione di gestione dell’1,25% (Isc a dieci anni dell’1,7%) , oppure il comparto azionario che investe in un fondo interno, con una commissione di gestione del 2,25% (e un Isc a dieci anni del 2,71%), oppure investire su una combinazione tra i due.
«I costi sono decisamente alti, quindi è meglio continuare con Gomma Plastica (magari diminuendo il profilo di rischio) oppure individuare un fondo aperto con costi più contenuti», concludono da Consultique.