Sabato 16 settembre - Plus24, p.10
LA LETTERA
Sono un vostro assiduo lettore e sono a chiedervi un consiglio in merito alla scelta del fondo pensione più adatto alla mia situazione personale.
Sono un ufficiale delle Forze Armate (anno di nascita 1991 - inizio Accademia Militare nel 2011) e maturerò la pensione di vecchiaia (con l’attuale normativa) a 60 anni oppure a 63 anni a seconda del grado rivestito a fine carriera.
L’attuale reddito lordo è di circa 30mila euro che a fine carriera si aggirerà intorno a 60mila euro. Sono giunto, quindi, alla determinazione di aderire ad un fondo pensione ma la scelta è ardua, in quanto l’incidenza dei costi potrebbe avere importanti conseguenze sul rendimento finale, come dettagliatamente riportato anche nel vostro numero di Plus dell’8 maggio 2021.
Il mio programma di investimento nel fondo pensione prevede di iniziare con un versamento annuale di circa 2.500 euro, di cui 100 euro tramite versamento mensile e i residui 1.300 tramite versamento in un’unica soluzione nel mese di dicembre con utilizzo di parte della tredicesima.
Recentemente è stato costituito un fondo pensione per il personale in regime di diritto pubblico non contrattualizzato (Fondo Pre.si.di.) (https://www.fondopresidi.it/ in allegato documentazione consultabile dal sito) a cui potrei eventualmente aderire beneficiando anche della devoluzione nel fondo stesso del contributo a carico del datore di lavoro (attualmente il fondo non è ancora operativo, essendo in attesa dell'iscrizione all'albo Covip).
Il dubbio nasce dalla convenienza o meno di aderire a tale fondo pensione (che per il primo periodo attuerà una gestione monocomparto bilanciata) rispetto a un fondo pensione aperto di tipo azionario senza Life Cycle, gestione a cui sono particolarmente orientato. In particolare ho preso in riferimento la classifica da voi pubblicata tempo fa e ho consultato l’offerta di Allianz che tra i fondi aperti ha il miglior rendimento.
Fabio F.
Il fondo pensione Previdenza, Sicurezza e Difesa, denominato “Pre.Si.Di” è stato costituito il 4 aprile 2022 e il 6 marzo 2023 ha presentato istanza di iscrizione all’albo dei fondi pensione tenuto dalla Covip . Si tratta di un fondo a contribuzione definita che mira ad assumere il carattere di negozialità a cui potranno aderire i lavoratori del comparto difesa (esercito italiano, marina militare, aeronautica militare), del comparto sicurezza (Arma dei Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Polizia penitenziaria) del soccorso pubblico, il personale della carriera prefettizia, il personale della magistratura, gli avvocati e i procuratori dello Stato; potranno aderire anche i famigliari fiscalmente a carico degli aderenti. In quanto fondo negoziale, il lavoratore che verserà il contributo minimo volontario avrà diritto ad avere il contributo datoriale. Per il primo anno il fondo avrà una gestione monocomparto e in particolare verrà proposto un comparto bilanciato con un orizzonte di investimento di 10-15 anni. Ad oggi tale fondo non è ancora operativo e non si conoscono le tempistiche. Pertanto, il consiglio è quello di attivarsi con un fondo pensione aperto, poi nel momento in cui sarà operativo il fondo pensione negoziale, il lettore potrà valutare di aderire a quest'ultimo e di effettuare la futura contribuzione in questo fondo. La posizione maturata nel fondo pensione aperto, la potrà eventualmente trasferire trascorsi due anni dalla sottoscrizione.
Considerando la giovane età del nostro lettore, se ha un profilo di rischio alto, si potrebbe valutare la linea azionaria di Allianz Previdenza. Tale linea ha un costo di gestione dell’1,45% e investe l’86% in azionario, mentre il restante 14% è investito in obbligazionario. In alternativa suggeriamo la linea Espansione di SecondaPensione che ha un costo di gestione più contenuto dello 0,80% e investe il 78% in azionario, mentre il restante 22% è investito in obbligazionario.
Il Profilo Life Cycle è un piano di investimento che prevede meccanismi che consentono la graduale riduzione dell’esposizione al rischio finanziario all’aumentare dell’età dell’aderente. Questo automatismo può aiutare il contribuente nella scelta del comparto; tuttavia, riteniamo che la scelta non debba essere effettuata solo sulla base del numero di anni mancanti al pensionamento, ma tener conto del profilo di rischio, degli obiettivi del cliente e anche del contesto del mercato finanziario, quindi meglio scegliere autonomamente il comparto più adatto.
Risponde Consultique