A Milano riflettori puntati soprattutto su Etc legati al petrolio
Tra febbraio e aprile i protagonisti assoluti degli scambi nel mondo degli Etf/Etc a Piazza Affari sono stati gli strumenti a leva. Questa volta à spingere sulla speculazione è stato l'andamento del prezzo del petrolio, con il Wti sceso sottozero per la prima volta nella storia.
“Poi - spiega Piermattia Menon, analista di Consultique - ci sono gli azionari e a molta distanza gli obbligazionari, materie prime non a leva, monetario e tutto il resto. Ovviamente non è sorprendente perché il maggior volume significa essenzialmente che su queste categorie si fa più trading e meno investimento di lungo periodo quindi cambiamo di mano molte volte in più nell'arco dello stesso periodo di tempo”.
L'analisi condotta da Consultique su dati Bloomberg evidenzia i "cloni" a leva tra i protagonisti assoluti. In molti casi si è trattata di una speculazione che ha portato a pesanti perdite per gli investitori, non solo per coloro che erano al ribasso ma anche al rialzo visti i movimenti violenti del greggio. Molti degli strumenti a leva sono stati stoppati in prossimità dello zero, come da regolamento. Dietro questo massiccio ricorso a strumenti altamente speculativi c'è l'azzardo di molti risparmiatori di trasformarsi in trader con l'obiettivo di guadagni facili. Ma poi l'obiettivo che si raggiunge è esattamente il contrario. Spesso con strategie di investimento che appaiono controintuitive: scommettere ad esempio su un rimbalzo del petrolio, con la stessa materia prima inserita in un trend al ribasso molto preciso, è una sfida alle regole delle tendenze dei mercati e mette in luce l'assunzione di alti rischi amplificati dall'uso della leva. In tutto questo c'è poco di strategia per investire. In ogni caso sono strumenti da utilizzare prettamente per orizzonti di breve termine perché nel medio termine l'uso della leva crea l'effetto "compounding", ovvero il disallineamento tra prezzi dello strumento e sottostante.
Forti scambi sono stati registrati anche su alcuni Etn legati agli indici azionari, sia al rialzo, sia al ribasso. In questo caso la maggiore attenzione dei risparmiatori-trader si è concentrata soprattutto su Piazza Affari. Si tratta del listino che ha sofferto maggiormente dallo scoppio della crisi del coronavirus. Il successivo intervento delle autorità per lo stop alle vendite allo scoperto ha impattato anche su Etf/ Etn ribassisti, con gli scambi che nella parte finale del trimestre hanno risentito inevitabilmente di questa decisione.