Plus24: Consulenza indipendente, la UE ci riprova

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Plus24: Consulenza indipendente, la UE ci riprova

CONSULENZA INDIPENDENTE, LA UE CI RIPROVA
CONSULENZA INDIPENDENTE, LA UE CI RIPROVA

Le riforme del mercato unico dei capitali toccano anche il mondo della consulenza.
Lo scorso 24 settembre, infatti, la Commissione UE ha proposto due pacchetti (uno sul Fintech di cui Plus24 si è occupato la settimana scorsa) di riforme; di cui uno sul mercato unico dei capitali. In quest'ultimo una delle azioni proposte spiega che «la Commissione valuterà le norme applicabili nel settore degli incentivi e dell'informativa e, dove necessario, proporrà di modificare il quadro giuridico esistente affinché gli investitori al dettaglio ricevano una consulenza equa». In pratica la Commissione UE torna alla carica sul tema della consulenza compensata con gli inducement, ovvero le somme che le società "retrocedono" ai consulenti e alle reti. Nonostante l'Esma avesse proposto all'Esecutivo comunitario di andare con i piedi di piombo su questo tema, tenendo conto delle specificità nazionali di alcuni paesi (dell’argomento si era occupato Plus24 dello scorso 18 aprile).
Il parere dell'Esma (Esma's Technical Advice to the Commission on the impact of the inducements and costs and charges disclosure requirements under Mifid2) era stato reso alla Commissione europea, lo scorso 1° aprile, su costi e incentivi, spiegava che abolire di colpo la remunerazione indiretta dei collocatori di prodotti finanziari sarebbe stata una mossa avventata.
Intanto però la Commissione europea aveva aperto una consultazione UE su temi di revisione della Mifid 2 (Public consultation on the review of the Mifid2 /Mifir regulatory framework, che si è conclusa lo scorso 18 maggio), nella quale appunto chiedeva pareri sull'eventuale passaggio per tutti al sistema della consulenza indipendente (fee only). Peraltro, si tratta di un argomento già lungamente dibattuto al tempo della revisione della Mifid, quando poi era stato accantonato, dopo roventi polemiche.
Al momento la Commissione usa prudentemente ancora il termine "valuterà", ma data l'insistenza sul tema non è difficile immaginare che l'intento di passare (o almeno iniziare il passaggio) a una forma di consulenza senza retrocessioni da parte delle società prodotto è nei piani delle autorità comunitarie.

Antonio Criscione
Plus24 – IlSole24Ore