UNA FINESTRA SUL MONDO
Pochi giorni fa l’Istituto Nazionali di Statistica Francese ha comunicato alcuni dati macroeconomici riguardanti il 2022. La Francia ha registrato una crescita del Pil del 2,6%, con una riduzione del peso del debito pubblico (passato a 111,6% del Pil) e del deficit (sceso al 5,1%). Tuttavia il debito è aumentato in valore assoluto a 2.950 miliardi, superando addirittura quello italiano, fermatosi a 2.762 miliardi. L’inflazione a febbraio è stata rivista al rialzo: +6,3% su base tendenziale, rispetto al +6% di gennaio.
Sul fronte politico la Francia si trova ad affrontare ancora scioperi e manifestazioni, dopo giorni di disordini contro la riforma delle pensioni di Emmanuel Macron. L’avversa riforma prevederebbe l’innalzamento dell’età pensionistica da 62 a 64 anni, provvedimento attualmente all’esame della Corte costituzionale. Le ulteriori tensioni riguardano il settore bancario. Allo stress derivante dalle notizie oltreoceano di SVB Bank e dal salvataggio in extremis di Credit Suisse da parte della rivale UBS, ad aumentare l’instabilità si è unita, il 28 marzo, la perquisizione di 5 banche parigine per una sospetta maxi frode fiscale.