Sabato 4 maggio - Plus 24, p.17
UNA FINESTRA SUL MONDO
Il quadro economico nel Regno Unito è in chiaroscuro, con presupposti di ripresa del tenore di vita, ma con prospettive di medio termine molto difficili. Alla traiettoria decrescente del tasso d’inflazione, comune con il resto delle principali economie europee (3,2% annua) a breve dovrebbe accompagnarsi anche quella dei tassi d’interesse, attualmente ancorati al 5,25%, ma con stime al 4,2% a fine 2024.
L’azione combinata tra bassi tassi d’interesse, bassi costi dell’energia, crescita della popolazione e degli investimenti (grazie agli stimoli fiscali) potrebbero assicurare una crescita del Pil tra lo 0,5% e lo 0,8% nel 2024, dell’1,25% nel 2025 e su livelli similari fino al 2028. Le cautele sono dovute principalmente alla congiuntura mediorientale, dove un eventuale intensificarsi del conflitto potrebbe impattare su forniture di energia e catene di approvvigionamento, quindi di rimbalzo sull’inflazione, che potrebbe mettere i bastoni tra le ruote alla BoE, impedendole di agire sui tassi. Anche il tasso di inattività (salito a 9,3 milioni) potrebbe mettere in discussione la ripresa economica britannica.
