Ho letto con interesse la risposta data da Consultique il 21 agosto attinente agli Etf. La società di consulenza sosteneva che esistono sul mercato «degli Etf che al loro interno hanno, a loro volta, un paniere di exchange traded fund ben diversificati, tra componente azionaria e obbligazionaria, per profili di rischio e a costi molto contenuti». Mi pare una soluzione da valutare visto che spesso i gestori attivi si sono fatti prendere in contropiede dai mercati.
Inoltre, con i rendimenti risicati ottenibili sulle obbligazioni i costi da sostenere per i gestori di fondi comuni tradizionali porta queste soluzioni (attive, almeno sulla carta) a rivelarsi perdenti.
Chiedo dunque di elencare, se possibile, qualche Etf considerato ottimale, sia per i risultati ottenuti, sia per altre tecnicalità (liquidabilità spread denaro lettera) e così via.
Io sono un quadro del settore logistico. Sono single e ho 56 anni e mi sono appassionato durante il lockdown alla gestione dei miei investimenti, in precedenza delegata a un amico che lavorava in banca e che ora non è più in grado di seguirmi perché è andato in pensione e si occupa di altro.
Chi lo ha sostituito non mi pare un genio e segue pedissequamente le politiche commerciali dell’istituto di credito. Il mio profilo di rischio è medio e nella situazione attuale, con tassi di rendimento negativi, sono abbastanza propenso a sovrappesare l’azionario. Ho dei fondi che si sono rivelati poco performanti e sono interessato a investire maggiormente in Etf. Cerco quindi le soluzioni prospettate dai vostri esperti. Ripeto Etf bilanciati orientati a un buon rendimento.
Sul mercato non sono presenti tantissimi Etf bilanciati: su Borsa Italiana in particolare sono quotati esclusivamente gli strumenti della serie di Etf di Vanguard LifeStrategy e due prodotti di Xtrackers.
Per quanto entrambi risultino essere Etf bilanciati sono da sottolineare alcune differenze tra le due tipologie di prodotti.
La serie di Etf offerta da Vanguard adotta uno stile di costruzione del portafoglio con pesi definiti e scarsa possibilità di osservare grosse variazioni nell’asset allocation. La composizione è peraltro ben chiara già dal nome dei prodotti stessi, dato che includono il numero (20/40/60/80) indicativo della quota di azionario presente in portafoglio, con la restante parte investita in maniera diversificata su strumenti obbligazionari. Al crescere del numero riportato nel nome, quindi, cresce anche la rischiosità dello strumento.
I prodotti di Xtrackers sono invece degli strumenti bilanciati con una strategia di asset allocation che porta a modificare i pesi sottostanti anche se con dei limiti (il Portfolio può essere più aggressivo, mentre il Portfolio Income è prudente).
«In generale, data la loro modalità di costruzione, ovvero data la scarsissima presenza di una componente di attività nella gestione, specie per gli strumenti di Vanguard, i risultati sono molto legati all’andamento dei mercati e alla scelta allocativa, intesa come profilo di rischio individuata dall’investitore», spiega Rocco Probo di Consultique.
È minimizzato quindi l’effetto positivo o negativo che si osserva nei fondi bilanciati, determinato da una gestione attiva più spinta, e viene ridotto l’effetto negativo determinato dai costi, molto contenuti negli Etf analizzati. Venendo al tema dello spread denaro lettera tutti gli strumenti non evidenziano grosse criticità, con i prodotti di Vanguard, specie nella versione ad accumulazione, che offrono una forchetta tra prezzi in acquisto e in vendita più ristretta.
Considerando la descrizione del lettore che si è inquadrato come un investitore con un profilo di rischio medio e con una propensione, dato il contesto di mercato attuale, a sovrappesare l’azionario i prodotti più coerenti potrebbero essere le versioni di Vanguard con il 40 per cento di equity o con il 60 per cento di equity o il prodotto Portfolio Income di Xtrackers.
Essendo prodotti facilmente scambiati su Borsa Italiana si potrà comunque in ogni momento procedere a vendere il «clone» detenuto acquistando un prodotto con un profilo di rischio più o meno rischioso, a seconda di eventuali variazioni della situazione finanziaria-patrimoniale personale o del contesto di mercato.
06/09/2021