Una scelta da ponderare tra lingotti, monete e strumenti finanziari
C'è solo l'imbarazzo della scelta. Per chi desidera diversificare una parte del portafoglio investimenti sul metallo giallo le alternative non mancano. Dal classico investimento in oro fisico, comprando monete e lingotti, ai sempre più diffusi Etc (Exchange traded commodities) che si comprano in Borsa come le azioni.
DALL'ORO FISICO...
In ogni caso l'investimento in oro richiede qualche cautela. Anche per il semplice acquisto di monete o piccoli lingotti è opportuno verificare che il rivenditore sia tra i 3.646 iscritti nel registro dell'Oam, il loro organismo di vigilanza. Per le monete è inoltre bene sapere che a fini di investimento è meglio scegliere quelle più diffuse e più facilmente rivendibili. Quanto ai lingotti il discorso è più complesso. Le placchette più piccole (cene sono anche da 5 grammi) paradossalmente convengono meno, perché i costi di manifattura incidono di più. A prescindere dalla dimensione, c'è poi il problema della custodia e i costi dell'assicurazione. Inoltre i Hngottini si rivendono facilmente solo se sigillati nella confezione originale: altrimenti dovranno essere "saggiati" a spese del venditore per verificare l'assenza di alterazioni. In realtà per investire, l'ideale sarebbe comprare - e tenere in banca - una barra London Good Delivery: quelle di oro fino, che circolano nel sistema bancario e sono tra gli asset più liquidi in assoluto. Ma pesano ben 12,5 kg e costano quindi come un appartamento.
ALL'ORO FINANZIARIO
Per i piccoli risparmiatori sono state quindi ideati gli Etc che consentono di accedere al mercato aurifero in modo indiretto. A livello mondiale solo nel 2019 sono stati acquistati Etc in oro per un valore di 19,3 miliardi di dollari Usa (pari a oltre 400 tonnellate), di cui 8,8 miliardi in Europa. A Piazza Affari, solo considerando gli Etc che puntano sul rialzo lineare del prezzo del metallo giallo ce ne sono quotati ben 12, senza considerare quelli a leva e quelli che scommettono al ribasso. Un'accesa concorrenza che continua a portare benefici agli investitori: da pochi giorni Invesco ha ridotto le commissioni da 0,24% a 0,19% del suo Etc Physical Gold - che gestisce 7,6 miliardi di dollari - per farlo rientrare tra i più economici in Europa. «Il costo è senz'altro un elemento da valutare per non deteriorare eccessivamente i rendimenti - spiega Rocco Probo, analista dell'Ufficio Studi di Consultique -. Inoltre i prodotti con replica fisica sono in genere da preferire perché l'investimento è garantito da oro fisico detenuto da un depositario indipendente e offre una migliore qualità di replica. Infine, in merito alla decisione di coprire o meno il rischio cambio, si tratta di un elemento da considerare in una logica di portafoglio e da valutare in modo differente per ogni investitore sulla base del peso che la valuta straniera ha all'interno del patrimonio. Detto ciò, l'oro non coperto ha storicamente offerto una volatilità inferiore rispetto al metallo prezioso con copertura del rischio valutario, grazie alla migliore diversificazione che la combinazione oro-dollaro riesce a offrire». Gli Etc che coprono il rischio di cambio sono quelli che nel nome hanno l'etichetta "hedge" e nell'ultimo anno (vedi tabella) hanno offerto un rendimento inferiore agli investitori italiani a causa della rivalutazione del dollaro.
LA NEW ENTRY
La settimana prossima sarà quotato anche a Milano - dopo aver debuttato nei giorni scorsi sulla Borsa di Londra -il primo Etc garantito da oro fisico lanciato da una zecca governativa europea, The Royal Mint Physical Gold Securities Etc (XS2115336336). Oltre a creare monete, medaglie e altri oggetti in oro, The Royal Mint (la Zecca Reale del Regno Unito) ha infatti deciso di appoggiarsi alla piattaforma HANetf per "coniare", gestire e distribuire questo nuovo prodotto di investimento che ha un costo annuo dello 0,22%. «L'oro fisico associato a The Royal Mint Physical Gold Securities Etc - spiega Nik Bienkowski, co-fondatore di HANetf - è garantìto al 100% dai lingotti conformi agli standard Good Delivery della London Bullion Market Association (Lbma) e sarà custodito in un caveau di The RoyalMint. Gli investitori, quindi, avranno la possibilità per la prima volta di detenere un Etc che custodisce l'oro al di fuori del sistema finanziario». La maggior parte degli Etc sull'oro depositano il metallo giallo presso banche d'investimento e commerciali. «Inoltre -conclude Bienkoski -i titoli dell'Etc di The Royal Mint possono essere riscattati anche ricevendo in cambio lingotti o monete d'oro». Un'operazione che consente di trasmettere una maggiore fiducia agli investitori e dimostrare che l'oro è nel caveau.
Articolo di Gianfranco Ursino