Le modifiche al Regolamento intermediari ampliano gli obblighi
Anche i consulenti finanziari autonomi e le società di consulenza soggetti alle nuove regole sulla rilevazione delle preferenze di sostenibilità dei clienti. Grazie alle modifiche apportate al regolamento intermediari infatti, i consulenti finanziari saranno tenuti a richiedere ai clienti le loro preferenze in tema di sostenibilità ambientale, sociale e di governance e considerare questi aspetti negli investimenti proposti. Per i consulenti collegati alle reti (in pratica a tutti gli intermediari contemplati dall’articolo 35, comma 1, lettera b del Regolamento intermediari) le regole, aveva spiegato Consob nel documento di consultazione del 17 febbraio 2022, risultano già allineate alla nuova disciplina europea in materia di rilevazione delle preferenze Esg, senza necessità di ulteriori interventi di adeguamento. Per i consulenti finanziari autonomi e le società di consulenza finanziaria è stato necessario l’intervendo di Consob, per estendere loro «una disciplina nazionale che preveda requisiti almeno analoghi a quelli previsti dalla Mifid2 e dalle pertinenti misure di esecuzione». Per i consulenti autonomi e le società di consulenza, le nuove regole troveranno ufficialmente applicazione a partire dal decimo giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta delle modifiche deliberate da Consob, quindi - verosimilmente - il 16 agosto. Mentre per gli altri soggetti la decorrenza è dagli inizi di agosto in coerenza con le regole europee.
Ascofind aveva posto alla Consob, in risposta al documento di consultazione, la questione dell’inserimento di una regola sul reperimento delle informazioni relative alla sostenibilità dei prodotti, indicando la possibilità di utilizzare «informazioni pubbliche e, se necessario, rivolgendosi agli intermediari produttori». La Consob ha ritenuto l’osservazione fuori dal campo di applicazione delle norme proposte ed ha aggiunto che «non si ritiene opportuno predeterminare in sede regolamentare le possibili fonti utilizzabili dai consulenti finanziari autonomi e dalle società di consulenza finanziaria per l’acquisizione delle prescritte informazioni. Resta inteso che le medesime informazioni debbano essere affidabili, accurate, coerenti e aggiornate».
In particolare il nuovo regolamento stabilisce che: «I consulenti finanziari autonomi e le società di consulenza finanziaria non raccomandano strumenti finanziari come rispondenti alle preferenze di sostenibilità di un cliente o potenziale cliente se essi non soddisfano tali preferenze. Essi spiegano ai clienti o potenziali clienti le ragioni per le quali si astengono dal raccomandare i medesimi strumenti e conservano la relativa documentazione. Se nessuno strumento finanziario soddisfa le preferenze di sostenibilità del cliente o potenziale cliente e se il cliente decide di adattare le proprie preferenze di sostenibilità, i consulenti finanziari autonomi e le società di consulenza finanziaria conservano traccia della decisione del cliente, compresi i relativi motivi». Inoltre va comunicato al cliente se, in caso di cambiamento di un investimento, se i benefici attesi superano i relativi costi, con possibili esenzioni per quanto riguarda i clienti professionali.
Secondo Giuseppe Romano di Consultique: «Con le nuove regole i consulenti finanziari saranno tenuti a richiedere ai clienti le loro preferenze in tema di sostenibilità ambientale, sociale e di governance e considerare questi aspetti negli investimenti proposti. Se un cliente si dichiara sensibile, il consulente è obbligato a inserire una percentuale di strumenti Esg in portafoglio. Anche i consulenti finanziari indipendenti, con l’entrata in vigore della delibera Consob n. 22430 del 28 luglio 2022, dovranno adeguare procedure e sistemi informativi, come le informazioni in fase di acquisizione della clientela, i contratti, i questionari Mifid. Tutti gli studi professionali e le società di consulenza finanziaria che fanno riferimento al network Consultique e alle associazioni Nafop ed Assoscf sono già adeguati alle nuove disposizioni».
Antonio Criscione