Plus24: Valutare bene i costi delle multiramo

Consultique
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Plus24: Valutare bene i costi delle multiramo

L’80enne valuti i costi della multiramo proposta
L’80enne valuti i costi della multiramo proposta

Sono un vedovo ottantenne che vive con due figli ultraquarantenni disoccupati e di precarie condizioni di salute. Ponendomi il problema del “dopo di me”, vorrei investire i miei risparmi in maniera proficua per i miei figli. Finora ho fatto ricorso ai conti deposito presso varie banche all’ insegna del “poco ma sicuro”. Ora, per agevolare il compito ai miei figli o a chi agirà per loro, sto concentrando tutto sulla banca di mia fiducia, Ubi Banca, dove già possiedo un portafoglio titoli (fondi comuni) e un conto corrente. Il funzionario che mi segue mi ha consigliato di non tenere parcheggiati i soldi sul conto corrente, ma di investire una somma di almeno 250.000 euro (per abbassare i costi all’ 1,20%) in una polizza Multiramo a vita intera e a premio unico con capitale garantito all’80%.UB 39 Aviva Vita Twin Selection 2019. A suo parere, potrebbe essere una buona soluzione? La prego vivamente di darmi una risposta, perché non so proprio che cosa fare e non ho nessuno che mi possa consigliare (Luciano A.).
Risponde Federica Pezzatti - Il Sole 24 Ore

La situazione del pensionato non è facile. Per questo la gestione deve mirare alla conservazione del capi-tale, vista la presenza dei figli che contano sul mantenimento paterno.
«La polizza assicurativa proposta prevede prestazioni collegate sia ai rendimenti di una gestione separata (“Aviva Gruppo Ubi Banca”), sia all’andamento di un fondo interno (“Aviva Vita Twin Selection Multimanager”) – spiegano da Consultique a cui abbiamo sottoposto la soluzione –. In caso di decesso dell’assicurato con un’età superiore ai 70 anni è previsto il pagamento di una maggiorazione pari allo 0,5%del capitale maturato».
Il premio, al netto dei costi di caricamento, può essere investito in diverse combinazioni tra la gestione separata (minino 10%, massimo 80%) e il fondo interno. La linea corrispondente a quanto il lettore indica è la combinazione che prevede un investimento pari all’80%nella gestione separata. Questa soluzione risulta essere la meno rischiosa dal momento che la polizza prevede la garanzia solo per il premio investito nella gestione separata. Per quanto attiene al fondo interno, invece, non è presente alcun livello minimo di rimborso nemmeno in caso di decesso dell’assicurato.
Con riferimento alle performance, si rileva che la gestione separata nel 2018 ha ottenuto un rendimento lordo costi pari al 3,29% (2% circa al netto del trattenuto), buono se considerati gli attuali livelli dei tassi d’interesse. È comunque prevedibile una diminuzione dei rendimenti della gestione separata negli anni a venire.
«Ultimo aspetto da considerare, anche se non meno importante, è la complessa struttura dei costi», continuano da Consultique. Un primo onere da conteggiare è sicuramente il costo di caricamento su ciascun premio versato, pari all’1,20% per versamenti superiori a 250mila euro, come afferma giustamente il lettore. A livello di costi di gestione, poi, per la gestione separata questo è pari all’1,30% annuo, che viene prelevato dal rendimento lordo.
Per quanto riguarda il fondo interno, invece, è presente un doppio livello di oneri: il primo livello è dato dalla commissione annua di gestione pari all’1,60%. Il secondo onere è, invece, rappresentato dai costi dei prodotti (tipicamente Oicr) nei quali il fondo può investire: commissioni di gestione (fino ad un massimo del 2,50%), commissioni di performance, oneri amministrativi, di transazione e così via. Sono presenti, infine, penali d’uscita in caso l’investitore volesse disinvestire nei tre anni successivi alla sottoscrizione.
«Nonostante le garanzie che si potrebbero ottenere sulla gran parte del premio versato, dunque, i costi elevati penalizzano il giudizio complessivo sul prodotto», spiegano da Consultique. A tal proposito in relazione alle informazioni che l’investitore ha fornito, sembra ragionevole, come già detto in premessa, orientarsi verso tipologie di prodotto caratterizzate da un rischio contenuto. Con questa ottica le soluzioni d’investimento preferibili potrebbero contemplare le gestioni separate, i conti deposito e altri strumenti finanziari con variabilità medio-bassa.