Il rischio sul bond Banca Intermobiliare è basso non tanto per la situazione in cui versa la banca (alle prese con un complessa procedura di acquisizione da parte della società inglese Attestor Capital) ma per la brevissima vita residua, pari a meno di tre mesi. Di conseguenza il bond non desta particolare preoccupazione.
L’emissione
Il bond, quotato sull’EuroTlx, è un titolo senior in euro emesso nel luglio 2013 e con scadenza luglio 2018. Ha pagato semestralmente consistenti cedole fisse, a un tasso del 3,5% annuo per i primi tre anni, per poi trasformarsi in un bond indicizzato al tasso dell’inflazione dell’Eurozona maggiorato di uno spread dello 1,5%. Resta da pagare un’ultima cedola, il cui tasso è stato già determinato al 2,82937%. A conti fatti l’obbligazione ha pagato buone cedole anche quando l’inflazione è stata particolarmente bassa o addirittura negativa, come nel biennio 2015-2016.
La situazione della banca
Con riferimento alle preoccupazioni del lettore sulla situazione di Banca Intermobiliare, si constata come alcuni giorni fa ci sia stato l’avvio della procedura definitiva di cessione della partecipazione di controllo, che era detenuta da Veneto Banca, come previsto dall’accordo del 24 ottobre scorso con la società di investimento Trinity Investments di diritto irlandese gestita da Attestor Capital Llp.
Infatti sono state concesse le autorizzazioni richieste e pertanto sono state soddisfatte tutte le condizioni sospensive all’esecuzione dell’accordo. Di conseguenza si prevede che entro il prossimo 23 aprile, Trinity acquisterà non meno di 107.483.080 azioni ordinarie Bim di titolarità della ex Veneto banca a un prezzo iniziale pari a 0,22411 euro per ogni azione. L’esborso sarà di oltre 24 milioni di euro e rappresenterà oltre il 68% del capitale sociale. Oltre a questa cifra, nel 2022 è previsto un eventuale pagamento addizionale, definito “earn-out”, che sarà erogato esclusivamente in presenza di un utile di esercizio maggiore di 20 milioni. In ogni caso, l’earn-out non potrà superare i 71 milioni. Successivamente alla cessione, Trinity sarà tenuta a lanciare un’offerta pubblica di acquisto su tutte le azioni Bim al medesimo prezzo per azione, oltre all’eventuale corrispettivo derivante dall’earn-out.
Il valore dell’azione a seguito dell’annuncio della vendita aveva subito una severa flessione di quasi il 50%, da 0,977 a 0,519 per via del basso prezzo di offerta da parte di Attestor Capital, che era soltanto un quarto del valore di mercato. Dopo aver incorporato gli effetti della svalutazione del titolo, il prezzo ha poi in parte recuperato dai minimi di dicembre ( 0,44) per attestarsi intorno a 0,57. Questo andamento riflette il fatto che il mercato stima comunque un’apprezzabile probabilità di ricevere l’earn-out, e cioè che la società sarà in utile nel 2021.
Gli scenari di probabilità
«L’analisi di rischio/rendimento - spiegano da Ifa Consulting - mostra una probabilità di ottenere un rendimento negativo dell’1,68% con una perdita per l’investitore di 60 euro a fronte di un nominale di 100 euro e con un valore medio di recupero di 40 euro. Questa probabilità – continuano gli analisti veronesi – rappresenta l’eventualità di default dell’emittente. Nel caso in cui il bond vada regolarmente a scadenza il risultato sarebbe sicuramente soddisfacente con un valore medio di recupero di 100,64 euro a cui è associata una probabilità del 98,32%».