Tutte le vie finanziarie per valicare le Alpi

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Tutte le vie finanziarie per valicare le Alpi

La Francia è la seconda economia dell’Ue. Nel 2015 il Pil francese ha registrato una forte crescita rispetto il 2014, la migliore dopo il 2011, mentre l’inflazione risulta ancora bassa e lontana dal target del 2% della Bce, a causa soprattutto del peso del prezzo dell’energia. L’economia francese è caratterizzata da molti anni da un forte deficit di bilancio: - 7,2% del 2009, l’indice ha comunque registrato un trend decrescente fino al -3,5% del 2015.
 
L’obiettivo del Paese è attenuare una serie di riforme strutturali al fine di portare il disavanzo al di sotto del target dell’Ue. Il piano definito da Sapin – Ministro delle Finanze – prevede un rapporto deficit/pil del 3,3% nel 2016 e al 3% nel 2017. Un secondo dato negativo emerge dall’elevato tasso di disoccupazione, pari al 10,4%, circa 3,57 milioni di persone, che pesa sulle prospettive economiche e di bilancio. E nonostante la riduzione del rating da parte di Moody’s nel 2014 e Fitch nel 2015, la Francia mantiene un alto merito creditizio, in media doppia A.
 
L’indice azionario francese Cac40, da maggio a novembre 2014 è rimasto in linea con l’indice mondiale, mentre a partire da inizio 2015 ha registrato una sovraperformance. Il tasso ufficiale di riferimento, in linea con gli interventi della Bce, dal 2014 risulta ai minimi storici ed è pari allo 0,05%. La curva dei tassi di interesse – che mostra un tratto iniziale negativo – ha registrato uno spostamento al ribasso rispetto all’anno precedente; questo ha comportato la presenza di tassi negativi per i titoli governativi con scadenza fino ai 6 anni. E’ possibile esporsi sul mercato francese con diversi strumenti di natura diversificata, ad esempio Etf e fondi comuni negoziabili su Borsa Italiana: unica eccezione nella tabella a lato l’Etf obbligazionario.
E’ inoltre possibile acquistare singoli bond governativi.
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