Tutti gli strumenti per puntare sulla Corea del Sud

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Le tensioni che si sono create tra la Corea del Nord e gli Usa stanno causando effetti negativi che potrebbero rallentare l’economia della Corea del Sud. Un’economia che dagli anni ’60 registra una forte crescita economica, grazie soprattutto al settore tecnologico. Il Paese è riuscito a superare la crisi finanziaria prima di molti altri all’interno dell’Ocse e negli ultimi anni ha registrato una crescita costante in media del 3%. Il Paese, grazie ai numerosi accordi di libero scambio siglati, è molto esposto alle esportazioni, soprattutto di semiconduttori e prodotti elettronici; questa forte dipendenza dall’export rende tuttavia la Corea vulnerabile a possibili rallentamenti della domanda mondiale. L’inflazione risulta in miglioramento, nelle ultime rilevazioni si è attestata all’1,8%, avvicinandosi al target del 2%; persistono comunque alcune pressioni al ribasso legate al protezionismo commerciale di alcuni paesi e ai rischi geopolitici della Corea del Nord. 

Come da attese degli analisti la Bank of Korea a fine Novembre ha deciso di rialzare i tassi dopo 6 anni, portandoli all’1,5%. La curva dei tassi dei bond governativi ha visto uno shift verso l’alto per tutte le scadenze rispetto a fine 2016; i bond a un anno sono infatti passati da un rendimento a scadenza dell’1,6% all’1,8%, mentre il rendimento del decennale è passato dal 2,2% al 2,5%. L’indice azionario coreano, “Kospi”, evidenzia una buona sovraperformance rispetto ai mercati emergenti a partire da metà 2015. Sulla Corea del Sud è possibile esporsi con investimenti in Etf/fondi azionari e obbligazionari, quotati sulle borse europee. È possibile inoltre acquistare i singoli bond governative in euro e dollari Usa.