Lunedì 11 settembre - WeWealth
Il Tesoro raccoglierà fino a 16,75 miliardi di euro con le prossime emissioni di Bot e Btp previste fra il 12 e il 13 settembre: come partecipare
Per il Buono ordinario del Tesoro c'è tempo fino a lunedì 11 settembre per prenotare la partecipazione in asta, presso la propria banca, alle poste o home banking abilitato al trading. La partecipazione all'emissione primaria consentirà di aggiudicarsi il titolo senza oneri commissionali a carico dell'investitore.
Il Bot, con durata a un anno, prevede una raccolta da 7 miliardi di euro. L'investimento minimo, come per tutti i titoli di Stato è pari a 1.000 euro, con una tassazione ridotta al 12,5% su rendimenti che saranno maturati. Un'altra caratteristica del trattamento fiscale dei titoli di Stato è la relativa esenzione dall'imposta di successione.
Il Bot è un titolo privo di cedola il cui rendimento è dato dall'aggiudicazione a un prezzo “scontato” rispetto a quello che sarà il valore di rimborso a scadenza.
Le emissioni di Btp del 13 settembre
Per quanto riguarda i Btp i termini per presentare la richiesta scadono il 12 settembre. Saranno messi in asta tre tranche di titoli già emessi a 3 e 30 anni (di cui una con vita residua di 17 anni), mentre sarà proposta una nuova emissione di Btp a 7 anni.
Il Btp a 3 anni e la terza tranche del titolo emesso il 17 luglio con Isin IT0005556011: prevede una cedola annuale del 3,85%. Il rendimento effettivo, è opportuno ricordarlo, non coincide con il tasso delle cedole e dovrà essere calcolato tenendo conto del prezzo di aggiudicazione.
Il Btp a 7 anni è una nuova emissione che potrà arrivare a 4 miliardi di euro, la cedola offerta sarà del 4%.
Il primo dei due Btp a 30 anni è la quarta tranche del titolo emesso il 23 febbraio scorso con Isin IT0005534141: prevede una cedola del 4,5% per un ammontare emesso fino a 1,5 miliardi.
Infine viene proposta la 22esima tranche del Btp a 30 anni emesso nel 2009 con Isin IT0004532559, la cui vita residua è di 17 anni: la cedola offerta è al 5%.
Partecipare alle aste di Btp del Tesoro conviene? Un ripasso
“Il principale pro dell’acquisto in asta è l’assenza di commissioni per i Btp”, ha dichiarato a We Wealth l'analista di Consultique Scf, Rocco Probo, “ovviamente si tratta di un pro relativo da confrontare con le commissioni che in alternativa si pagherebbero per l’acquisto di un titolo obbligazionario paragonabile, in base alle diverse condizioni contrattuali e alla diversa operatività che interessa lo specifico investitore”. Non tutti gli intermediari, infatti applicano le stesse commissioni.
Non mancano, però, aspetti problematici per chi preferisce partecipare alle emissioni primarie dei Btp. “L’aspetto negativo dell’acquisto in asta è il non essere certi al momento della prenotazione da parte del pubblico dell’effettivo rendimento che sarà generato dall’investimento”, ha dichiarato Probo. Il prezzo di aggiudicazione, infatti, viene chiarito solo al termine dell'asta.
“Ulteriore aspetto da considerare è che le aste non avvengono tutti i giorni, quindi non sempre, nel momento in cui si struttura il portafoglio per raggiungere determinati obiettivi finanziari, si ha la possibilità di scegliere tra le due alternative”, ha concluso l'analista di Consultique sul tema, “in tale scenario, attendere la prossima asta potrebbe comportare il non mettere a reddito parte del capitale per il periodo di tempo restante fino alla prossima asta”.
Oltre alle emissioni di Btp e Bot tradizionali, il Tesoro ha annunciato una nuova emissione di Btp Valore a cinque anni: un titolo che sarà disponibile solo per i risparmiatori al dettaglio. Le caratteristiche del titolo complete saranno diffuse il prossimo 29 settembre, per il momento è stata confermata la struttura con cedola step-up, che quindi sarà crescente, e il premio fedeltà per gli investitori che manterranno in portafoglio il titolo dall'emissione fino alla naturale scadenza.