Ecco i conti deposito che offrono le migliori condizioni per somme vincolate a 3, 5 e 10 anni confrontati con il ritorno di un Btp di pari durata e con il risparmio degli interessi sul mutuo qualora si optasse per l’estinzione
Ipotizziamo di aver accumulato sul conto 20mila euro e di avere a proprio carico un mutuo con un debito residuo di pari importo. Cosa conviene fare? Estinguere il mutuo o investire i propri risparmi? Ne abbiamo parlato con Piermattia Menon, senior financial analyst di Consultique Scf, e Paolo Benazzi, responsabile Conti Correnti e Deposito di ConfrontaConti.it e Segugio.it. Ecco quali sono i fattori da considerare.
Quando conviene estinguere il mutuo?
"Innanzitutto è sempre opportuno mantenere una quota di liquidità come fondo per le emergenze. Non è il caso di utilizzare tutta la liquidità disponibile se si ha un lavoro autonomo che non consente di accedere a sussidi di disoccupazione, per esempio, un punto a vantaggio dell’investimento a condizione che si tratti di uno strumento a capitale protetto anche durante la sua vita (quindi bene un conto deposito ma non un Btp)”, spiega Menon. Accantonato questo presupposto, continua l’esperto, la convenienza all’estinzione del mutuo dipende da diversi fattori. Innanzitutto il tasso d’interesse, ma anche quanto tempo rimane alla scadenza, il metodo di calcolo del piano di ammortamento e il fatto che estinguendo parzialmente il mutuo si opti per una riduzione della durata piuttosto che di una diminuzione della rata mensile.“In particolare, se il piano di ammortamento è alla francese (rata iniziale costante) è maggiore l’incentivo a rimborsare se si è nei primi anni”, precisa Menon. Nella prima metà del tempo di vita del mutuo, interviene Benazzi, vengono pagati infatti in questo caso l’80% degli interessi. “Quindi se il finanziamento è stato sottoscritto diversi anni prima, non conviene estinguerlo perché significherebbe rimborsare alla banca la quota capitale, vale a dire i soldi prestati”. Un altro aspetto da considerare, spiega Menon, è poi la scelta dell’eventuale investimento alternativo. “Qualsiasi investimento fatto a fronte di un debito significa utilizzare leva finanziaria, che espone a rischi aggiuntivi, soprattutto sul lato della liquidabilità”, avverte l’esperto. “Bisogna quindi evitare di utilizzare strumenti che siano illiquidi e comunque tenere presente che, in caso di necessità, gli strumenti utilizzati potrebbero dover essere venduti in perdita”.
Meglio investire in Btp o conti deposito?
Consultique Scf ha elaborato per We Wealth tre simulazioni, confrontando l’eventuale risparmio di interessi che si otterrebbe estinguendo un mutuo a tasso fisso con un debito residuo di 20mila euro e una durata residua di tre, cinque e 10 anni al 31 dicembre 2022 con il guadagno netto che si otterrebbe investendo nei conti deposito che offrono le migliori condizioni sul mercato per somme vincolate a 3 (Banca CF+), 5 (illimity) e 10 anni (Banca Sistema) confrontato con il ritorno di un Btp di pari durata senza reinvestimento delle cedole. Quello che è emerso è che “con un tasso del 6% a 10 anni sul mutuo conviene l’investimento in Btp al momento”, spiega Menon. “Questo accade perché investendo si ottengono interessi attivi per tutto il periodo su tutto il capitale, mentre con il mutuo il capitale sarebbe man a mano rimborsato”. Diverso è se si considerano invece gli scenari a tre o cinque anni.Come evidenziato nella tabella, infatti, nel caso di un mutuo con una durata residua di tre anni e un tasso annuo nominale del 2%, il risparmio degli interessi sul mutuo qualora si optasse per l’estinzione ammonterebbe a 622,66 euro. Investendo 20mila euro su un Btp a scadenza tre anni con un rendimento lordo del 2,97% si otterrebbe un guadagno netto di 1.266,53 euro, mentre depositando la stessa cifra su un conto deposito con un tasso lordo del 3,5% (la migliore condizione del mercato offerta da Banca CF+, secondo quanto risulta a Consultique Scf), gli interessi netti ammonterebbero a 1.554 euro. Nel caso invece di un mutuo con una durata residua di cinque anni e un tasso annuo nominale del 4%, il risparmio degli interessi sarebbe di 2.099,83 euro. Il guadagno netto che si otterrebbe investendo su un Btp a cinque anni con un rendimento lordo del 3,37% o su un conto deposito con un tasso lordo del 4% (la migliore condizione del mercato offerta da illimity) ammonterebbe rispettivamente a 2.793 euro e 2.960 euro.“Il Btp ha un suo rischio un po’ più alto rispetto al conto deposito che, essendo garantito dal Fondo interbancario europeo, è un investimento a rischio zero. Il rendimento è sicuro nel tempo e di più semplice accessibilità per il risparmiatore”, spiega tuttavia Benazzi in un recente approfondimento. Quindi meglio un Btp o un conto deposito? “Dipende da che tipo di risparmiatore sei”, conclude Benazzi. “Il Btp ha un suo rendimento ma anche un suo rischio sottostante. Se sei avverso al rischio, i conti deposito con i tassi della Banca centrale europea così alti sono tornati a essere un investimento interessante oggi”.